martedì 5 gennaio 2016

Pugno duro dell’Occidente contro il terrorismo: “Gli aumenteremo il prezzo delle armi!”


Pugno duro dell’Occidente contro il terrorismo: “Gli aumenteremo il prezzo delle armi!” 



Milano (odia: la polizia non può sparare) – Non credevo sarei riuscito a raccontare i fatti che ora vi presenterò. Si prospettava una giornata tranquilla; tutto ciò che avevo da fare era intervistare Federica Mogherini, l’alto rappresentante dell’unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, riguardo gli attentati di Parigi, e tutti i professionisti come me sanno che ci si può aspettare solo una sequela di banalità trite e ritrite da quelle conversazioni.
Ma non faccio in tempo ad assumere la mia espressione da vero giornalista prima di uscire dalla redazione, che una squadra di uomini incappucciati sfonda le nostre finestre e, armati di tutto punto, ci intimano di metterci con le spalle al muro.
Il mio primo, logico, pensiero, ovviamente, è che si tratti di estremisti islamici che vogliono colpire la libertà di stampa in Italia, orgogliosamente attestata al 73º posto.
Così, mentre il mio direttore spiega loro che il vero e unico autore dei nostri titoli è Maurizio Belpietro, che in quel momento non è in redazione perché doveva uscire a insultare dei bambini musulmani all’asilo, ma di cui può comunque fornire loro indirizzo e numero di telefono, quegli uomini mi sedano e, come scoprirò solo più tardi, mi rapiscono caricandomi di peso su un elicottero militare.
Mi risveglio in un rifugio alpino, dove trovo ad attendermi un amabile vecchietto, intento a sorseggiare una birra e a godersi lo sfondo del tramonto sulle montagne.
“Foleva federe Frau Mogherini?” mi domanda tradendo un forte accento tedesco “bene, sappia che lei non potrebbe dirvi niente, a meno che non cerchiate consigli su come tingervi i capelli. Sono io il fero responsabile della sicurezza europea”
Più sconvolto dal fatto che la Mogherini si tinga i capelli, piuttosto che non conti una cippa in Europa, vorrei però chiedere a quel signore come poteva sapere che avevo intenzione di intervistarla, dato che mi hanno rapito prima che le telefonassi. Decido tuttavia di non domandare nulla. Un po’ perché temo la sua reazione, un po’ perché sono legato e imbavagliato.
“Sappia che i fatti di Parigi ci hanno colpito fortemente” continua l’anziano signore mentre, brandendo un coltellaccio, mi si avvicina e mi libera. “Teufel! Siamo campioni del mondo e ci facciamo impalare due volte dai francesi! E, poi, ovviamente, anche l’attacco terroristico ci ha scosso. Un conto è un mercato a Beirut, un conto è Parigi, una delle città più importanti del Reich, cioè, dell’Europa!”.
Mentre mi massaggio i polsi martoriati, vorrei ribattere, ma il vecchietto sembra leggermi nel pensiero “Niente ma! – sbotta – le armi sono cose serie! Mica come i politici italiani, che cambiano bandiera a seconda di chi se li compera! Abbiamo venduto le armi ai terroristi, gli abbiamo fatto lo sconto, gli abbiamo persino regalato una paio di Luger dal valore affettivo incommensurabile, e quelli che fanno? Le usano contro di noi? Ma robe da pazzi! Saddam Hussein! Quello sì che era una persona onesta. Ha comperato armi per miliardi e non ci ha chiesto una lira di sconto, e alla fine s’è fatto pure ammazzare senza dire né ah né bah! Ah, ce ne fossero… È proprio vero: i dittatori coi baffetti sono i migliori!
“E adesso cosa contate di fare?” riesco a domandare approfittando di una lunga sorsata di birra del vecchio. “Scheiße –inveisce sbattendo il boccale sul tavolo – gli aumenteremo i prezzi. Del doppio, del triplo! Gli aumentermo pure la carta per i documenti falsi! Vedremo, poi, se faranno ancora i furbi. E l’atomica se la scordano. Almeno per cinque anni!” Vorrei domandare qualcos’altro, ma, senza che me ne renda conto, gli uomini che mi hanno rapito compiaono dal nulla e, in men che non si dica, mi ritrovo di nuovo legato. “Ja, ora è meglio che se ne vada, c’è il derby tra Corinthians e Palmeiras. Ho vissuto qualche anno in Brasile e, anche se c’erano troppi negri, defo dire che sanno giocare a calcio. Quelli sì che non si farebbero impalare due volte dai francesi!”.

Complottista scopre complotto dei complottisti: “Sono pagati dalla Cia!”


Complottista scopre complotto dei complottisti: “Sono pagati dalla Cia!” 



Nell'immagine: Nome Difantàsia mentre porta alla luce nuovi clamorosi complotti di cui NESSUNO PARLA!11!!11!!
Secretopolis (Fg) – Mostri di LochNess? False Flag? Scie chimiche? Guerre nucleari sconosciute? La morte del vero Pippo Franco? Loro sapevano, o millantavano di farlo. E’ a questo che ci ha abituato internet fin dai suoi albori: i cosiddetti “complottisti”, persone che, senza una qualifica specifica, potevano discernere di fisica, chimica, biotecnologie e persino capire da una foto se un tizio è morto o sta facendo finta. Per alcuni sono ciarlatani, per altri l’unica vera fonte di informazione presente al mondo, la verità purtroppo è nel mezzo: “Sono anche loro membri di un organigramma di scala mondiale che mina a destabilizzare il quieto vivere civile. Ve la faccio facile: ce stanno a coglionà!”, a parlare è Nome Difantàsia, un ex membro del Kgb, Cia, Fbi, e del Dopolavoro Canottaggio Ostia Antica che finalmente rompe il muro del silenzio.
Io non ho più molto da vivere, quindi posso parlarne”, afferma Difantàsia purtroppo ammalato di Salvinite, un morbo devastante che tra poco gli farà perdere senno e dignità facendolo diventare leghista,e posso finalmente rivelare che i complottisti sono solo una parte del complotto. Ma ci avete mai pensato bene? Questi affermano di combattere i potenti e poi accettano di vivere costantemente sui social network, abbandonando la propria privacy. E magari dicono anche che chi non ha un account social non esiste in realtà, che è un insulso mezzetto per convincere tutti i loro adepti a rinunciare anch’essi alla loro privacy per seguirli”.
Un altro esempio?”, continua Difantàsia, “La maggior parte dei complottisti di professione non lavora! Al massimo si mantiene con la pensione della povera madre ignara. Ma è una scusa di facciata: in realtà sono pagati dal governo, sennò come potrebbero permettersi i costosissimi macchinari comprati su Amazon per misurare da terra le scie chimiche? Ovvio che dispongono di un budget illimitato grazie alla tessera MasterComploct”.
Il loro compito è tenere a bada quella parte della popolazione disillusa dai governanti e dalla lobby bancaria, che non si informa e cerca di sapere di più di quello che accade nel mondo ma solo dopo aver messo un like alle foto con gattini di tutti i propri contatti, e aver inneggiato a Putin come unico salvatore della patria. Peraltro Putin è…vabbè questo me lo tengo per me. Ma sappiate solo che in realtà il vero colore della sua pelle è il verde squamato”.
Cosa possiamo fare per sconfiggerli? Difantàsia non ha la soluzione: “Faccio io una domanda a te: cosa puoi fare per sconfiggere il governo? Una rivoluzione? Ma è tutto già deciso, organizzato, ce lo spiegano appunto i “complottisti” (mima il gesto delle virgolette ottenendo un pugno dal tipo di fianco): se le stragi sono solo recite con ottimi attori, se le elezioni sono solo un insulso teatrino per darci l’idea di contare qualcosa, se i colpi di scena di The Walking Dead sono più telefonati di un’interurbana, tu, persona comune, puoi solo subire e osservare la situazione. Ci penseranno poi “loro” a dirti cosa fare. Questo è il compito di ognuno di noi: obbedire”.
Basti pensare ai discussi medici che parlano di metodi alternativi che le grandi compagnie farmaceutiche non vogliono adottare e che non sono altro che attori pagati dalle stesse multinazionali. Oppure gli arbitri di calcio, anch’essi al soldo di squadre dai colori dalle tinte bianconeri residenti in Piemonte. O, ancora, agli inventori dell’alimentazione pranica, pagati dal governo per risolvere il problema del sovrappopolamento in modo semplice: convincendo la gente che non mangiando si sta meglio. Una roba che se la dici in giro dovresti venire menato seduta stante, ma che su internet è una cosa normale. Come dire che non ti piacciono le tette di Juliana Moreira: è una pazzia!
Ma almeno una nota lieta, in questo mondo sbagliato, c’è e ce la spiega direttamente Difantàsia: “Il wrestling. E’ l’unico sport globale che non è pilotato.

Crisi. BCE vara il bancomat anti prelievi: “Urla numeri a caso mentre digiti il PIN”


Crisi. BCE vara il bancomat anti prelievi: “Urla numeri a caso  

mentre digiti il PIN” 


Francoforte – Dopo il fallimento delle iniezioni di denaro alle banche e delle politiche di austerità, la BCE attua un piano per arginare i massicci prelievi che rischiano di portare al collasso come in Grecia. Prevista a breve l’introduzione di un apparecchio sofisticato, capace di far sbagliare fino a 3 volte il pin al 76% dei correntisti. L’Italia, spinta da Renzi, ha già aderito con entusiasmo all’iniziativa insieme a Spagna, Portogallo, Slovacchia, Lituania e quel che rimane della Grecia, impegnandosi a sostituire i vecchi e poco interattivi sportelli entro la prossima primavera col nuovissimo Default-Day 7000, prodotto in Israele dalla Syon. Grande solidarietà e feeling dunque tra i governanti dei paesi che hanno dovuto fare carte false pur di dimostrare di avere i numeri per l’Europa.
Il bancomat D. D. 7000 scatta in presenza di prelievi e interferisce sulla concentrazione del correntista sparando numeri a vanvera dalle casse impiantate ai lati del Pos. Nelle banche col rating peggiore, come ad esempio Banca Marche, sarà direttamente un impiegato della stessa a presidiare lo sportello bancomat e a disturbare gli avventori durante il prelievo fissandoli con lo sguardo di Anthony Perkins in Psycho e canticchiando devianti motivetti a cappella, da 44 gatti a La tabellina del 31. 
Il congegno è anche dotato di un sistema di sminuzzamento carta (che monta affilatissime lame Wilkinson) che entra in azione al terzo pin errato.  I dati e gli errori vengono poi inseriti nel database del dispositivo al fine di monitorare il rincoglionimento del cliente e a quel punto proporgli di investire in titoli tossici boliviani gli ultimi risparmi, accettando anche cornee, sangue e reni per venire incontro ai correntisti meno abbienti.
Di parere opposto molti cittadini che non vogliono sentire l’andamento degli indici di borsa in filodiffusione mentre prelevano i loro risparmi e puntano il dito contro le banche che a loro volta si difendono spiegando che non serve redistribuire il denaro tra i cittadini perché tanto poi lo rimettono in banca.

Tolemaico toglie la figlia da scuola: “La confondono con bugie sulla Terra che gira intorno al Sole”

Tolemaico toglie la figlia da scuola: “La confondono con bugie sulla Terra che gira intorno al Sole” 



Neutrino (Massa) – Sta suscitando molto scalpore la decisione di un genitore massese di togliere la figlia dalla scuola elementare a causa degli insegnamenti sbagliati che a suo dire le verrebbero impartiti.
Il Sig. Geo Centrico, da sempre tolemaico convinto, è rimasto atterrito quando la sua piccola Ipparca gli ha mostrato il sussidiario scritto dal professore friulano Nico Coper: “C’erano immagini disgustosamente esplicite: una grande palla gialla e altre palle variopinte che le ruotavano attorno. Disgustoso! Parlando con altri genitori poi ho scoperto anche di peggio. In alcune classi fanno addirittura il gioco del sistema solare: mettono un bambino al centro della stanza e lo costringono a rappresentare il Sole, mentre gli altri, che raffigurano Marte, Giove, Saturno – e addirittura Venere! – sono obbligati a percorrere orbite ellittiche intorno a lui. Se andiamo avanti così dove arriveremo? Racconteremo ai bambini che la Terra è un pianeta come un altro? O, tremo solo al pensarlo, che l’universo è infinito?!”
Il padre, terreo, si è scagliato contro il Preside dell’istituto, Isacco Nuovoton, originario di Melano in Canton Ticino, trovando supporto nel gruppo Giosuè, che sin dalla notte dei tempi si batte contro la diffusione dell’ideologia eliocentrica nelle scuole. “La battaglia è solo all’inizio” - ha assicurato – “Difenderemo i nostri figli di famiglie tradizionali dall’abominio di questi criminali!”.
Per poi rincarare la dose: “Un bambino ha diritto di sapere che il suo pianeta si trova al centro del mondo! Pensare di essere solo un bruscolino in un universo enorme pieno di roba inimmaginabile come quasar e pulsar, termini che non danno nemmeno certezze sul loro genere, potrebbe annichilire la crescita di queste creature innocenti. E i buchi neri? Con quel nome peccaminoso! E le magnetar? Le esplosioni di raggi gamma? Vogliamo che i nostri figli crescano nel terrore di quel che si muove intorno a loro? Per non dire dello schifo che suscita l’idea che gli atomi che compongono il nostro corpo – e il corpo dei bambini, i NOSTRI  bambini! – una volta facessero parte di errabonde comete, disgustosi anfibi e magari di antichi giochi erotici pagani!”

Si fa prendere la mano dallo sciopero della sete: Marco Pannella ritrovato liofilizzato


Si fa prendere la mano dallo sciopero della sete: Marco Pannella ritrovato liofilizzato



ROMA – Assume sempre più i contorni di una tragedia annunciata quella che ha colpito in questi giorni Marco Pannella, leader storico dei Radicali e campione mondiale di sciopero della fame carpiato triplo e sbevazzate dagli orinatoi pubblici e non. L’uomo, che ha ormai 85 anni e fuma da 91, è stato ritrovato completamente liofilizzato nel suo appartamento. A fare la drammatica scoperta la sua domestica, una filippina che solo per puro caso è riuscita a distinguere quel mucchietto di ceneri e capelli dalla polverina bianca che di consueto troneggia nel suo appartamento romano. Solo la prontezza d’animo della donna, che lo ha immediatamente portato al pronto soccorso in una bustina da tè, ha scongiurato il peggio. “Ho annusato quella poltiglia e quell’odore non esistente in natura mi ha fatto capire che era il sor Giacinto: odor di epopea radicale, di satyagraha, di battaglie civili, di elezioni finite penosamente a schifìo. Mi sono fatta forza, ho pensato agli stipendi che ancora mi deve dare e l’ho tratto in salvo” ha dichiarato la donna all’Ufficio Immigrazione. In maniera molto preoccupante, inoltre, accanto al mucchietto è stato trovato un biglietto vergato con grafia tremolante: “Dite a Bruno Vespa che andasse a fare nel culo”.
Pannella era correntemente impegnato in uno sciopero della sete (ma non della fame: mangiava solo alimenti privi di acqua, come gallette di riso, zoccoli, camicie di flanella, acqua Rocchetta) per far cambiare nome al Ristopub “Da Luigi Biagio Caramaldo De Nicolais, nipote illegittimo del Cavalier Arturo Ambrosetti e di una cavalla bigia” che, a suo dire, ostruiva con la sua chilometrica insegna la vista che poteva godere dal suo balcone. “Eppure l’avevamo avvisato. L’altro ieri, per esempio – spiega senza che nessuno gli abbia chiesto nulla uno dei sanitari che abitualmente segue Pannella – io e il mio collega andiamo a trovarlo nel suo habitat naturale, gli sgabuzzini di Radio radicale. Lo troviamo sciupato come una prugna secca abbandonata da dio, e decidiamo di fargli il test della mungitura degli alluci per verificare il suo contenuto idrico. Ci allarmiamo subito: aveva in corpo meno acqua di un abitante di Messina. Abbiamo dovuto reidratarlo d’urgenza, un po’ facendogli flebo di acqua e un po’ sputandogli vigorosamente in faccia a turno. Era vivo per miracolo”.
Ma Pannella, si sa, è uno che è abituato a lottare, un guerriero indomito che va fino in fondo, costi quel che costi. E così il suo 4.468mo sciopero della sete (4.464mo secondo il Giudice Sportivo) rischiava di essere l’ultimo. La polverina in cui si è trasformato è stata portata d’urgenza in rianimazione al Policlinico Gemelli. Dopo essere stata quasi scambiata dal medico di turno (alla sua quinta ora di fila di sonno) per miscela di caffè Arabica, è stata scagliata nel pentolone che alcune streghe beneventane stavano usando per le pozioni magiche destinate ai pazienti obiettori del padiglione Movimento5Stelle.
La brodaglia ha avuto l’effetto di far ricomporre praticamente all’istante il corpo di Pannella che è ricomparso, tumori inclusi. Fortunatamente, i medici hanno già sciolto la prognosi: “Abbiamo capito che Pannella stava bene dopo avergli chiesto ‘quante sono queste?’, domanda a cui ha risposto con un discorso di 18 ore e mezza. E’ in ottime condizioni”.
A quanto si apprende da alcuni pusher magrebini di erba buona che sono andati a fargli visita, Pannella sarebbe pimpante e pieno di energia e avrebbe anche già in mente nuove formidabili mosse politiche: “Mentre era nello stato di aggregazione di una minestrina Knorr, ha detto di aver capito che il problema del sovraffollamento delle carceri si può risolvere facilmente: miniaturizzando i carcerati – l’uomo di Colombo, a suo dire. Ah, poi ha detto che prima di essere pagati dobbiamo aspettare l’esito di un referendum. Però ci ha rassicurato, inizia la raccolta firme lunedì”.
In attesa delle sue prossime iniziative, i Radicali hanno comunque dichiarato terminato lo sciopero della sete per il cambio dell’insegna e stanno facendo abbondantemente bere a canna Pannella, dopo avergli impiantato di nascosto due gobbe sulla schiena, per evitare problemi futuri. “Non si accorgerà di nulla – ha spiegato Emma Bonino non si è accorto di Capezzone che gliela faceva sotto il naso, figuratevi se nota una roba che ha sulla schiena”.

lunedì 4 gennaio 2016

Esce il Gratta e Vinci ‘Privilegiato per sempre': in palio una pensione da parlamentare

Esce il Gratta e Vinci ‘Privilegiato per sempre': in palio una pensione da parlamentare 



ROMA – La spending review colpisce ancora, e questa volta lo fa in maniera decisa ed efficace. Dopo le polemiche sulle pensioni d’oro, che hanno popolato i talk politici negli ultimi mesi, il Governo ha deciso di far partire un provvedimento in via del tutto sperimentale, che prevede l’annullamento di alcune pensioni d’oro per pagare le vincite dei Gratta e vinci.
L’esperimento partirà il primo Gennaio 2016, e verrà effettuato con la pensione di Lamberto Dini. La scelta è ricaduta sull’ex primo ministro perché è stato, soprattutto negli ultimi mesi, il simbolo di coloro che più usufruiscono dei privilegi mal tollerati dagli italiani. E perché, durante una puntata di Di Martedì, Dini fu sbeffeggiato dal giornalista Mario Giordano. Proprio così, Chiunque sfiguri al confronto dell’ex direttore di Studio Aperto diventa incompatibile con la casta e suoi privilegi. Matteo Renzi ha dato il via al provvedimento che prevede, appunto, l’utilizzo dell’intero vitalizio di Lamberto Dini per coprire le vincite del nuovo ‘Privilegiato per sempre’.
A nulla sono valse le vibranti proteste di Dini, al quale, però, è stato in realtà concesso un piccolo aiuto per potersi sostenere. In pratica, percepirà l’incasso di tutti quei gratta e vinci che non avranno nessuna vincita. Ma solamente fino al momento della scoperta della doppia faccia di Lamberto Dini (sono questi i due simboli della vincita milionaria): da quel momento tutti i privilegi passeranno al fortunato vincitore. A quel punto l’ex deputato non avrà che una sola occasione per potersi rifare, tentare la fortuna e rivincere la sua pensione.

I Salvini come i Le Pen. Matteo lancia suo nipote: “A 11 anni razzista come uno di 15″

I Salvini come i Le Pen. Matteo lancia suo nipote: “A 11 anni razzista come uno di 15″ 



Mentre la Francia assisteva impotente all’esponenziale moltiplicazione dei Le Pen (Jean Marie prima, Marine poi e ora anche Marion), l’Italia continuava a cullarsi nell’idea di aver a che fare con un unico Salvini. Ma attenzione perché nuovi membri della famiglia sono pronti ad affacciarsi alla ribalta politica forti di un solido background.
Vediamo chi sono.
Sibilla Salvini, zia di Matteo. Di Como. Tifosissima del Como. Da tempo si batte per portare le Olimpiadi a Como e per l’ingresso della NATO nel consiglio comunale di Como. Nel corso di un’infuocata assemblea pubblica sulle “Radici cristiane di Como” ha proposto di mettere i tornelli come allo stadio lungo l’intera costa libica, così da arginare il flusso dei migranti. Il fatto che sia proprietaria di una fabbrichetta di tornelli a Como l’ha resa sospetta di un possibile conflitto di interessi.
Brigida Salvini, cugina di Matteo, climatologa di Busto, è la scienziata di famiglia. Ha teorizzato in un recente saggio che il riscaldamento globale sia provocato dalla prolungata cottura del kebab e dai fumi delle friggitorie cinesi. Nel saggio “Spùsa d’imbroglio”, best seller tra i negazionisti padani, ha spiegato che bombardando i soli kebabbari la temperatura del pianeta potrebbe scendere di due gradi nel giro di un decennio. Ha proposto anche l’installazione di 50.000 ventilatori alti 30 metri lungo la dorsale appenninica per spingere le nostre emissioni verso il Medio Oriente e soffocare il radicalismo islamico con la CO2.
Ettore Salvini, nipotino undicenne di Salvini. Ha lanciato una campagna su internet per l’obbligatorietà del crocifisso anche nelle palestre di judo. Golosissimo di dolciumi ha promosso una class action contro la Motta per non aver mai messo in produzione la Girella alla cassoeula. La sua start up “NorthernInside”, finanziata dallo zio Matteo (“Ettore è il genio della famiglia”), ha da poco presentato alla Sony il progetto della prima Playstation padana, del tutto uguale ad una normale Playstation ma è alimentata dall’odio razziale. Da anni scrive appassionate lettere agli Avengers perché scendano in campo contro l’Islam, ma purtroppo non ha ancora ricevuto risposta.
Goffredo Salvini, il papà di Ettore. E’ stato recentemente immortalato dal settimanale “Chi” con indosso la prima felpa in speck per tenere lontani i musulmani. Ha inoltre presentato a Pomeriggio 5 il documentario intitolato “Se la terra è davvero rotonda perché gli australiani non camminano a testa in giù?”. Suo il progetto di fermare l’Isis con i camion dell’Amsa e di eliminare i Tom Tom ripristinando la stella cometa. Separato dalla moglie a causa di un duro contenzioso sulla padanità di Gesù Cristo, vive felice da due anni in un presepe vivente della Val Camonica.

“Necessaria la nostra presenza in zone di guerra”: nasce Omeopati Senza Frontiere

“Necessaria la nostra presenza in zone di guerra”: nasce Omeopati Senza Frontiere 



MOSUL – Il popolo siriano da una settimana ha un motivo in più per essere felice: esattamente sette giorni fa l’associazione “Omeopati Senza Frontiere” ha aperto il primo ospedale da campo omeopatico a Mosul, una delle zone di guerra più sanguinose del pianeta. Gente misera, disgraziata, perseguitata – in una sola parola puzzoni – che nella propria esistenza non avrebbe mai e poi mai potuto permettersi le cure miliardarie degli omeopati, grazie alla nuova struttura potranno godere delle gioie della pulsatilla e della maggiorana quando sono a un passo dallo schiattare. “Con questa iniziativa, l’omeopatia viene finalmente incontro a questi straccioni della peggior specie e cerca di salvarli dalla fine che meriterebbero di fare. Perché anche i medici omeopati hanno un cuore, sebbene diluito in 199 parti di banconote da 500 euro” ha spiegato l’omeopata ereditario Ernest Duball, artefice di questa brillante operazione-simpatia.
Per chi avesse dei dubbi, la posizione di Duball nei confronti della medicina tradizionale è netta: “Rifiuto in blocco tutta la medicina cosiddetta tradizionale, che cura esclusivamente gli interessi di Big Pharma, organizzazione terroristica che ci fa concorrenza. Proviamo sdegno verso la penicillina, gli antivirali, l’aspirina, gli antistaminici. Mi fanno schifo pure le scarpe ortopediche e le panciere del dottor Gibaud” afferma l’uomo.
Sebbene di gran moda, sono però forse pochi a conoscere le meraviglie dell’omeopatia, che è riuscita a fare autentici miracoli curando persone che versavano in situazioni disperate, nelle favole e nei film. Quali saranno i metodi della nuova clinica omeopatica? Un po’ raccogliendo informazioni, un po’ assistendo ad alcuni ricoveri ma soprattutto inventando di sana pianta, siamo in grado di descrivere qualche protocollo di emergenza. Se un soldato, per esempio, arriva nell’ospedale di OSF crivellato di colpi, gli viene somministrato subito un preparato composto da un granello di piombo diluito in 99 parti di acqua. “Se poi la persona riuscisse a ricordare, che so, di essere stata trafitta dalle pallottole di un plotone di duecento persone, il principio di similitudine del nostro fondatore Hahnemann ci dice esattamente cosa fare: sottoporla al fuoco di un centesimo di 200, ossia due, fucilieri. Sicuramente questo aiuterà il suo organismo a reagire e si riprenderà in pochissimo tempo” spiega Duball “Abbiamo percentuali di successo lusinghiere, anche per infermità estremamente gravi. Per esempio, se arriva da noi qualcuno affetto da morte, con i nostri rimedi dopo due ore è stazionario. Non abbiamo bisogno di pubblicazioni scientifiche, per noi parlano i risultati”.
OSF mira a portare nei principali teatri bellici del mondo i moderni ritrovati della scientificissima omeopatia con cui vengono affrontate anche situazioni al limite come le mutilazioni subìte da persone che perdono un arto sulle temibili mine anti-uomo: “In quei casi, prendiamo delle miccette esplosive, le accendiamo, poi le gettiamo ai piedi del malcapitato e corriamo a nasconderci. Non sapete le risate – il paziente sta subito meglio, la ferita smette di sanguinare, il moncherino riprende colorito, il piede lentamente si riforma. In alcuni casi il paziente entra addirittura nella squadra primavera del Barcellona” garantisce Duball. “Non solo, pensiamo anche a quelli che vittime di guerra non sono. Per esempio le donne incinte che non possono tenere il bambino. Spesso queste troie abortiscono in modi indecenti, disumani. Noi curiamo la gravidanza sempre seguendo il principio similia similibus curantur: facciamo bere un bicchiere d’acqua con una goccia di sperma e il gioco è fatto”.
E se non dovesse subito funzionare il rimedio omeopatico, si agisce sulla dinamizzazione. “Spesso può accadere che il farmaco diluito che andiamo a somministrare non sia stato abbastanza succusso… ah, pardon, dimentico di parlare con dei deficienti: la succussione è quella tecnica che consiste nell’agitare il composto diluito, per aumentarne l’efficacia. Se il rimedio omeopatico che abbiamo fatto tracannare non funziona, può darsi che non sia stato agitato abbastanza: in questo caso prendiamo il paziente e lo shakeriamo con immensa violenza per tre ore, tre ore e mezza. Lo sbattiamo in ogni direzione possibile e se non dovesse bastare, lo si scaraventa direttamente in lavatrice a fare la centrifuga coi calzini e non ci pensiamo più. Questa tecnica funziona particolarmente bene con gli aborti”.
Si tratta di tecniche emergenziali ampiamente comprovate e sviluppate grazie ai circa 300 milioni di pazienti nel mondo che si affidano all’omeopatia. Sono sempre più numerosi infatti i pazienti obiettori della medicina non alternativa che quando arrivano in uno squallido Pronto Soccorso comune pretendono di essere affidati agli omeopati. “Posso confermare - spiega il dottor Carlo Erba, direttore sanitario di un importante nosocomio milanese - all’inizio, in Pronto Soccorso pensavamo che il motivo per cui chiedevano cure omeopatiche fosse legato al fatto che avessero la testa sfasciata, ma poi abbiamo capito che erano proprio coglioni”.

Allarme Onu: nel 2020 sui marciapiedi davanti alle scuole finirà lo spazio per i SUV


Allarme Onu: nel 2020 sui marciapiedi davanti alle scuole finirà lo spazio per i SUV 

 

 

New York – Non c’è solo il cambiamento climatico a preoccupare i grandi del pianeta. Dopo l’accordo di Parigi (che sancisce il limite di aumento della temperatura globale a 1,5 gradi e che prevede, in caso di violazione, il bombardamento della Terra), le Nazioni Unite hanno diffuso stamattina un comunicato che ha messo in ombra anche le più apocalittiche previsioni prospettate di recente dall’Assemblea, come la scadenza di tutti gli yogurt che ora stanno in frigo entro il 2027, la fine di Don Matteo il 29 marzo 2039, lo scudetto al Frosinone nel 2041, la guerra tra Russia e Urano nel 2050 (sono ancora in corso i complessi calcoli per verificare se in quell’anno Vladimir Putin sarà Presidente o Primo Ministro), senza dimenticare la non del tutto trascurabile completa scomparsa dell’acqua dal pianeta entro la prossima settimana.
Infatti, secondo i calcoli dell’UNHUMMER, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per la difesa dei veicoli pacchiani ed estremamente inquinanti, nell’anno 2020 sui marciapiedi potrebbe terminare lo spazio occupabile dai SUV.
Nonostante i tentativi di rassicurazione dell’UNKEEPCALM, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i tentativi di rassicurazione, l’allarme ha seminato il panico tra gli stronzi di tutto il mondo, che da anni lasciano i loro pachidermici mezzi motorizzati ovunque sia vietato farlo: dai parcheggi alle rampe riservate ai disabili, fino alle piste ciclabili, solo per dimostrare di avercelo grosso. Fatto assodato nonostante le smentite dell’UNWORLDASSHOLE, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per gli stronzi di tutto il mondo che da anni lasciano i loro pachidermici mezzi ovunque sia vietato farlo solo per dimostrare di avercelo grosso.
La notizia rischia di ledere soprattutto le granitiche certezze di una categoria cruciale per le vendite di queste auto divora risorse mondiali (sia le vendite sia le risorse): le mamme con figli in età scolare, che potrebbero ora vedersi costrette a posteggiare su graziose aiuole fiorite o addosso a umili utilitarie disposte ordinatamente non lontano dall’ingresso dell’istituto del pargolo (ventenni compresi). L’UNMILF, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti delle madri che non vogliono far camminare i figli perché si sciupano, si è già dichiarato disponibile a coordinare progetti e iniziative in tutto il mondo per sventare questa annunciata catastrofe.
In Italia, il premier Renzi si è subito detto empaticamente coinvolto dalla questione e ha promesso che il piano Buona Scuola 2 – Il Governo colpisce ancora (che in futuro, quindi, potrebbe diventare il Buona Scuola 5) prevederà la costruzione di nuove scuole proprio per potervi collocare davanti dei marciapiedi su cui lasciare i suv più ingombranti: “Non è che solo perché lo dice l’Onu, una cosa deve per forza accadere. Noi non siamo il mondo, noi siamo l’Italia, e l’Italia è fuori dal mondo. Occorrono nuove scuole, ma non perché sono poche o perché quelle che ci sono hanno i soffitti che crollano in testa ai ragazzi! No! Costruiremo nuove scuole perché nuove scuole vuol dire che ci sarà la cosa più importante per un grande paese come il nostro: nuovi marciapiedi su cui le mamme possono lasciare il loro Freemont o il loro Porsche Cayenne. Perché tutti noi siamo mamme che portano i figli a scuola e che non vogliono si stanchino troppo, dato che dovranno essere in forze per costruire il grande futuro che merita il nostro paese!”
Immediato il plauso dell’UNBUHAIOLO, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per… be’, c’è bisogno di dirlo?


Misteri italiani, c’è l’ombra di Licio Gelli dietro la morte di Licio Gelli

Misteri italiani, c’è l’ombra di Licio Gelli dietro la morte di Licio Gelli 



ROMA  – Potrebbe esserci Licio Gelli dietro la morte improvvisa, a soli 96 anni, di Licio Gelli. L’indiscrezione arriva da un’informativa dei Servizi Segreti classificata come “Abbastanza attendibile da essere diffusa su Facebook”.
A molti la morte del Maestro Venerabile era apparsa da subito sospetta: “96 anni sono pochi per un pezzo di merda di quella portata – afferma il giornalista Gigi Della Loggia autore del libro ‘Licio Gelli: un pezzo di merda di quella portata’. Campare a lungo è una prerogativa dei grandi stronzi, vedi Priebke morto a 100 anni, e Gelli non voleva essere secondo a nessuno. Inoltre il suo Piano di Rinascita Democratica, i cui punti salienti stanno trovando attuazione ancora in questi giorni, non è arrivato del tutto a compimento, anche se ci siamo quasi”.
Il nome di Licio Gelli lo ritroviamo accostato ai più grandi misteri della storia italiana, dalla strage di Piazza Fontana a quella di Bologna, dal rapimento Moro al successo di Nek. È difficile quindi non intravedere la mano di Licio Gelli dietro un fatto così rilevante come la morte di Licio Gelli.
“Ma c’è dell’altro – prosegue Della Loggia – forse non molti lo ricorderanno ma Gelli aveva il famoso ‘Conto Primavera’ (dove gli affiliati alla Loggia P2 versavano le proprie quote di partecipazione NdR) proprio in quella Banca Etruria che oggi è investita da un gigantesco scandalo finanziario e politico. È solo una coincidenza?”
L’ipotesi sembrerebbe trovare conferma nel ritrovamento, in una delle 100 stanze di Villa Wanda – dove il venerabile ha scontato una durissima detenzione domiciliare – di un foglietto vergato di suo pugno con su scritto “Arezzo – dicembre 2015 – Ma guarda te come mi hanno ridotto la banca quei quattro coglioni. Voglio morire (faccina triste). Speriamo che MR riesca a rimediare”.
È un caso che Licio Gelli sia morto proprio in concomitanza con l’esplosione di questo scandalo? E chi è MR? Potrebbe essere Massimo Ranieri? “Comunque – conclude Della Loggia – Licio Gelli sa sicuramente qualcosa sulla morte di Licio Gelli, ma credo che non ce la dirà mai”.