Pugno duro dell’Occidente contro il terrorismo: “Gli aumenteremo il prezzo delle armi!”
Milano (odia: la polizia non può
sparare) – Non credevo sarei riuscito a raccontare i fatti che ora vi
presenterò. Si prospettava una giornata tranquilla; tutto ciò che avevo
da fare era intervistare Federica Mogherini, l’alto rappresentante
dell’unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
riguardo gli attentati di Parigi, e tutti i professionisti come me sanno
che ci si può aspettare solo una sequela di banalità trite e ritrite da
quelle conversazioni.
Ma non faccio in tempo ad assumere la mia espressione da vero giornalista prima di uscire dalla redazione, che una squadra di uomini incappucciati sfonda le nostre finestre e, armati di tutto punto, ci intimano di metterci con le spalle al muro.
Ma non faccio in tempo ad assumere la mia espressione da vero giornalista prima di uscire dalla redazione, che una squadra di uomini incappucciati sfonda le nostre finestre e, armati di tutto punto, ci intimano di metterci con le spalle al muro.
Il mio primo, logico, pensiero,
ovviamente, è che si tratti di estremisti islamici che vogliono colpire
la libertà di stampa in Italia, orgogliosamente attestata al 73º posto.
Così, mentre il mio direttore spiega loro che il vero e unico autore dei nostri titoli è Maurizio Belpietro, che in quel momento non è in redazione perché doveva uscire a insultare dei bambini musulmani all’asilo, ma di cui può comunque fornire loro indirizzo e numero di telefono, quegli uomini mi sedano e, come scoprirò solo più tardi, mi rapiscono caricandomi di peso su un elicottero militare.
Così, mentre il mio direttore spiega loro che il vero e unico autore dei nostri titoli è Maurizio Belpietro, che in quel momento non è in redazione perché doveva uscire a insultare dei bambini musulmani all’asilo, ma di cui può comunque fornire loro indirizzo e numero di telefono, quegli uomini mi sedano e, come scoprirò solo più tardi, mi rapiscono caricandomi di peso su un elicottero militare.
Mi risveglio in un rifugio alpino, dove
trovo ad attendermi un amabile vecchietto, intento a sorseggiare una
birra e a godersi lo sfondo del tramonto sulle montagne.
“Foleva federe Frau Mogherini?” mi domanda tradendo un forte accento tedesco “bene,
sappia che lei non potrebbe dirvi niente, a meno che non cerchiate
consigli su come tingervi i capelli. Sono io il fero responsabile della
sicurezza europea”
Più sconvolto dal fatto che la Mogherini
si tinga i capelli, piuttosto che non conti una cippa in Europa, vorrei
però chiedere a quel signore come poteva sapere che avevo intenzione di
intervistarla, dato che mi hanno rapito prima che le telefonassi.
Decido tuttavia di non domandare nulla. Un po’ perché temo la sua
reazione, un po’ perché sono legato e imbavagliato.
“Sappia che i fatti di Parigi ci hanno colpito fortemente” continua l’anziano signore mentre, brandendo un coltellaccio, mi si avvicina e mi libera. “Teufel!
Siamo campioni del mondo e ci facciamo impalare due volte dai francesi!
E, poi, ovviamente, anche l’attacco terroristico ci ha scosso. Un conto
è un mercato a Beirut, un conto è Parigi, una delle città più
importanti del Reich, cioè, dell’Europa!”.
Mentre mi massaggio i polsi martoriati, vorrei ribattere, ma il vecchietto sembra leggermi nel pensiero “Niente ma! – sbotta – le
armi sono cose serie! Mica come i politici italiani, che cambiano
bandiera a seconda di chi se li compera! Abbiamo venduto le armi ai
terroristi, gli abbiamo fatto lo sconto, gli abbiamo persino regalato
una paio di Luger dal valore affettivo incommensurabile, e quelli che
fanno? Le usano contro di noi? Ma robe da pazzi! Saddam Hussein! Quello
sì che era una persona onesta. Ha comperato armi per miliardi e non ci
ha chiesto una lira di sconto, e alla fine s’è fatto pure ammazzare
senza dire né ah né bah! Ah, ce ne fossero… È proprio vero: i dittatori
coi baffetti sono i migliori!
“E adesso cosa contate di fare?” riesco a domandare approfittando di una lunga sorsata di birra del vecchio. “Scheiße –inveisce sbattendo il boccale sul tavolo – gli
aumenteremo i prezzi. Del doppio, del triplo! Gli aumentermo pure la
carta per i documenti falsi! Vedremo, poi, se faranno ancora i furbi. E
l’atomica se la scordano. Almeno per cinque anni!” Vorrei domandare
qualcos’altro, ma, senza che me ne renda conto, gli uomini che mi hanno
rapito compiaono dal nulla e, in men che non si dica, mi ritrovo di
nuovo legato. “Ja, ora è meglio che se ne vada, c’è il derby tra
Corinthians e Palmeiras. Ho vissuto qualche anno in Brasile e, anche se
c’erano troppi negri, defo dire che sanno giocare a calcio. Quelli sì
che non si farebbero impalare due volte dai francesi!”.
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