venerdì 20 settembre 2013

STUDENTESSA PRECIPITA IN UN VULCANO GIRANDO IL VIDEO "DEL PREDICIOTTESIMO"

Studentessa precipita in un vulcano girando il video del Prediciottesimo 

Ormai è la moda del momento e ogni volta fa guadagnare milioni di visualizzazioni su Youtube. Stiamo parlado del video da mostrare con orgoglio al raggiungimento della maggiore età, ma di video di prediciottesimo si può anche morire.
M.C.C. di 15 anni, aveva appena iniziato il suo percorso verso la maturità, frequentava le amiche presso il liceo Imparato di Napoli
, amava divertirsi e mettersi in gioco e come tutte le sue coetanee aspettava impazientemente il fatidico 18mo compleanno. Mancavano appena 2 anni e mezzo alla grande festa e aveva scelto a malapena la tracklist del suo video pre 18°:  presa dal panico, M.C.C. si è rivolta allora a un ex collaboratore del National Geographic licenziato per bracconaggio, il poco regista e fotografo Esposito Esposito, l’unico libero per un servizio estivo.
M.C.C. era seduta su uno sgabellino da batterista alle pendici del Vesuvio per un’inquadratura mozzafiato in cui avrebbe reinterpretato la celebre scena di Basic Instinct – in cui Sharon Stone accavalla le gambe e fa intravedere una palla – quando qualcosa è andato storto. La ragazza, vuoi per sbadataggine, vuoi per le esalazioni sulfuree, aveva incautamente appoggiato sullo sgabellino un cartone da pizza, eredità della scena precedente in cui sbranava una margherita con mozzarella di bufala vestita da Marilyn Monroe.
Chiunque abbia anche solo provato a battere 2 colpi di grancassa diventa immediatamente cosciente della scivolosità degli sgabelli per drummers. La presenza dell’acqua della mozzarella di bufala mischiata con l’olio è stata fatale: il già poco attrito sullo sgabellino è stato eliminato definitivamente e  la ragazza è precipitata nel vuoto.

PAGNOCELLI! IL 63% DEI TELESPETTATORI DI BALLARO' "LO GUARDA PERCHÉ E' IPNOTIZZATO"

PAGNONCELLI: IL 63% DEI TELESPETTATORI DI BALLARÒ LO GUARDA PERCHÉ IPNOTIZZATO 

ROMA – Il sondaggio settimanale Ipsos di Nando Pagnoncelli rivela l’inspiegabile successo di Ballarò. Stando ai dati raccolti dall’istituto demoscopico, il 63% dei telespettatori del talk-show, in onda il martedì sera su Rai3, riesce a guardare per intero il programma senza cambiare canale soltanto perché ipnotizzato dalle continue passeggiate avanti e indietro per lo studio del conduttore Floris.
Il secondo cartello inoltre evidenzia che tra questi, il 50% rimane sotto effetto dell’ipnosi per così tanto tempo da esser costretto a sentire anche le edizioni serali del Tg di Bianca Berlinguer.
L’ultimo cartello mostra invece che il 72% di Pagnoncelli non crede affatto alle sue rilevazioni statistiche.

VOLTO DI GESÙ COMPARE SULLA COSTA CONCORDIA "FERMATE LO SMANTELLAMENTO"

VOLTO DI GESU’ COMPARE SULLA COSTA CONCORDIA: “FERMATE LO SMANTELLAMENTO” 

ISOLA DEL GIGLIO – A poche ore dal completamento di quello che è stato definito come il più grande intervento di chirurgia estetica marittima mai portato a termine – il sollevamento di un brufolone di 114 tonnellate in attesa dell’eliminazione – arriva una scoperta sensazionale. Non si tratta di una nuova specie di calamaro gigante rimasto intrappolato in una veranda della prima classe che ha tentato di stritolare gli operai che l’hanno svegliato, ma di una effigie inconfondibile. Il volto di un uomo con la barba, presumibilmente intorno ai trent’anni, non fumatore, è apparso infatti sulla fiancata accartocciata della nave da crociera, prima sommersa.  ”Non ci sono dubbi, è Zach Galifianakis, il ciccione beota di Una notte da leoni!” hanno urlato increduli alcuni turisti che scattavano foto con il relitto (quella classica con lui che regge la nave con una mano, come con la Torre di Pisa).
Dopo una rapida consultazione con il parroco dell’Isola è apparso tuttavia chiaro che non si trattava del faccione di Galifianakis, bensì del volto di Nostro Signore Gesù Cristo. “Si tratta chiaramente di un miracolo” ha dichiarato il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, che per convincere i giornalisti a non andarsene in tutta fretta dopo questa frase ha promesso loro il denaro trovato nelle cabine emerse dopo il sollevamento del relitto. “E mi sembra chiaro che lo smaltimento a questo punto è sospeso. La Costa Concordia è una reliquia. Voglio farvi infine presente che questo miracolo è del tutto italiano, dato che il sudafricano che ha raddrizzato la nave è ateo” ha aggiunto poi in un sol fiato Gabrielli.
Le autorità locali e nazionali si stanno interrogando sul da farsi. Come misura cautelare è stato vietato il surf intorno al relitto e i graffiti sulla faccia di Gesù, mentre alcune suore in devoto raccoglimento stanno scrostando le alghe dalla barba di Nostro Signore con un pennellino imbevuto di acqua santa.  Inoltre, all’Isola del Giglio stanno intessendo due enormi paraorecchie che saranno posizionati, con una operazione ingegneristica mai tentata prima, in corrispondenza delle orecchie dell’effigie, in modo da impedire a Nostro Signore di udire le bestemmie che, si sa, fioriscono copiose sulle labbra dei toscani dalla notte dei tempi.

SOLO PER UN GIORNO IPHONE 7 A UN EURO!!! "MA ATTENTI AI CECCHINI"

SOLO PER UN GIORNO IPHONE 7 A UN EURO!!!    "MA ATTENTI AI CECCHINI" 

Rovicchio (Roma).  Mentre scorrono ancora le impressionanti immagini che giungono dal punto vendita “Expert” di Palermo (in cui all’offerta di cinquanta lavatrici a un euro sono seguiti atti di devastazione, porte scardinate, furti di articoli elettronici, vandalismo e, per soli 50 centesimi in più, il ferimento di due donne), il laziale discount di elettronica ed elettrodomestici (soprattutto frigoriferi) della catena “In their cool”, adiacente al centro commerciale “L’Asóla”, sfida la sempre più agguerrita concorrenza con l’annuncio di una imminente, irripetibile vendita, limitata però soltanto alla sera del 31 settembre, momento in cui sarà possibile acquistare, alla stupefacente cifra di 1 EURO, un esemplare di iPhone 7.
Gneo Pompeo, titolare della filiale, non ha dubbi sull’efficacia della sua proposta: “L’idea è di attrarre con un’incul.., ehm, un’offerta clamorosa il cliente e poi, una volta entrato in negozio, conquistarlo con la vastità e soprattutto la qualità del campionario a nostra disposizione”.  E le tentazioni tecnologiche nell’ampio centro sono davvero tante: si va dal lettore laser disc a doppia piastra a un cercapersone disegnato da Alberto Cavalli, dal walkman a cassette con cuffie senza fili al videotel con viva voce, fino a una coloratissima selezione di chiavette usb da 87 Kb .
Certo del successo dell’iniziativa, Pompeo non dimentica però quanto accaduto a Palermo: “È una lezione che deve servire a tutti. Se punti sull’irrazionalità del cliente non puoi meravigliarti se poi si comporta in modo irrazionale. Per questo nel mio negozio, oltre alle telecamere, ho installato tre pitbull e quattro tiratori scelti. Sono ex del Mossad, e anche i tiratori non scherzano!”

ARRIVA SU RAI 1 NELL'ALTO DEI CELI!!! "LA PRIMA FICTION SU DIO"

ARRIVA SU RAI 1 NELL'ALTO DEI CELI!!!    "LA PRIMA FICTION SU DIO" 

Da ottobre il filone delle fiction a tema religioso targata RaiUno, si arricchisce di un nuovo e forse definitivo capitolo: una fiction che racconta l’esistenza di Dio, dall’inizio dei tempi ai giorni nostri. Ne parliamo con il regista Amos Cantarelli, che incontriamo nella sua casa di Roma.
Come è nata l’idea di una fiction su Dio?
Mi hanno contattato mentro ero in Scozia a preparare un film sul Mostro di Lochness. La produzione Rai mi ha proposto questa fiction su Dio e mi ha lasciato qualche giorno per rifletterci. Da una parte ero attirato dall’idea di fare un film su un’entità misteriosa che nessuno ha mai visto, ma alla fine ho accettato la fiction su Dio.
Chi sono i protagonisti di questa fiction?
Per la parte di Dio da giovane abbiamo scelto Beppe Fiorello, mentre per il Dio più in là nei secoli abbiamo pensato a Paolo Villaggio. Abbiamo volutamente ignorato il concetto di Trinità per motivi di budget. Comunque ci saranno tanti volti noti della televisione, mi dispiace solo che abbiamo dovuto tagliare la parte di Lando Buzzanca, so che ci teneva molto.
Cosa devono aspettarsi i telespettatori nelle prime puntate?
Per le prime 18 puntate, a parte un grosso lampo di luce iniziale, non succede assolutamente nulla.
Nulla?
Nulla. Solo un primo piano di Beppe Fiorello.
Un primo piano di Beppe Fiorello per 18 puntate?
Sì, ma con le musiche di Nicola Piovani.
Ah, ok.
Poi le cose cominciano a movimentarsi con la creazione della terra e dell’uomo. Abbiamo tagliato la parte dei dinosauri per motivi di budget.
E poi?
Poi si entra nel vivo della storia con scene spettacolari e di sicuro impatto, come quando Dio ordina a Mosè (Gabriel Garko) di sterminare i madianiti, uccidendo ogni bambino maschio e ogni donna che ha avuto rapporti sessuali con un uomo, lasciando in vita le fanciulle vergini per Mosè e i suoi uomini (Numeri, 31:17-18). Oppure quando invia due orse a sbranare quarantadue bambini che avevano preso in giro Eliseo (Lino Banfi) per la sua calvizie (2 Re, 2:23-24).
E queste scene così cruente andranno in onda in prima serata su RaiUno?
Sì, è difficile censurare Dio. Un dirigente Rai ci ha provato ma è stato colpito dalla lebbra.
Quindi appuntamento a ottobre.
Appuntamento a ottobre, se Dio vuole.

martedì 17 settembre 2013

SVOLTA NELLA FERRARI VIA ALONSO! "ECCO JORGE MARIO BERGOGLIO"

SVOLTA NELLA FERRARI VIA ALONSO!     "ECCO JORGE MARIO BERGOGLIO" 

MARANELLO – “È stata una carneficina”, commenta Giancarlo Fisichella, collaudatore Ferrari: dopo la notizia dell’addio di Felipe Massa, già annunciato qualche giorno fa, giunge il benservito a Fernando Alonso per agevolare l’insospettabile arrivo di Jorge Mario Bergoglio, già noto ai più col nome d’arte di Francesco.
“È un’idea che avevamo in mente da un po’. Cancellare il passato fatto di insuccessi per ritornare al futuro fatto di vittorie e, diciamocela, confidare in qualche miracolo contro questa Red Bull che effettivamente ci ha scassato la uallera”, dichiara Luca Cordero di Montezemolo dopo aver ingerito sette chupito di fila. “Ci era giunta voce di questo pazzo spericolato che riesce persino a guidare una Renault R4 contromano in drifting senza problemi, e non potevamo lasciarcelo sfuggire. E’ un grandissimo onore per me farlo debuttare in questa competizione a 76 anni, ma non lasciatevi ingannare dall’età avanzata, è un’autentica iena alla guida”.
A chi si chiede come riuscirà a gestire gli impegni da Pontefice con quelli del campionato di Formula Uno, il diretto interessato risponde: “Farò l’Angelus domenicale direttamente dal circuito. Sarà una bella festa. E ai miei diretti concorrenti alla vittoria del Mondiale dico solo: non abbiate paura dei miei gas di scarico”.

DECADENZA BERLUSCONI LA GIUNTA TROVA L'ACCORDO SUL CALENDARIO! "RIMANE FISSATO DOV'È

DECADENZA BERLUSCONI LA GIUNTA TROVA L'ACCORDO SUL CALENDARIO! "RIMANE FISSATO DOV'È 

ROMA – Dopo giorni di infruttuoso braccio di ferro tra le forze politiche in Giunta Elezioni e Immunità, le doti persuasive di Dario Stefàno, prima note solo a sua moglie, hanno permesso di sciogliere finalmente il nodo cruciale dei lavori: la condivisa collocazione del calendario a cui guardare nel dibattito che deciderà il giorno del voto sulla decadenza di Berlusconi.
In ossequio alle tradizioni del Senato, resterà appeso nel punto in cui è sempre stato.
“Era nostra responsabilità verso il Paese” racconta Stefàno dopo averci bloccati in corridoio, “perché, sebbene non ci fosse alcuna fretta, le tensioni si erano fatte insostenibili. Ogni giorno trascorrevamo in letizia le prime ore di riunione inventando doppisensi sul cognome di Augello, ma quando veniva azzardata una proposta sul giorno del voto iniziavano i mal di pancia e gli scambi di accuse. C’era chi non vedeva bene il calendario perché miope e doveva continuamente alzarsi per consultarlo, chi doveva torcere il collo perché era seduto di spalle alla parete su cui era appeso, chi pensava che gli altri volessero imbrogliare sulle date e voleva tenerlo davanti a sé sul tavolo. Una discussione estenuante, che aveva tolto alle giornate in aula il loro congenito spasso”.
Pare quindi che lo scontro politico sulla fissazione del calendario sia stato frainteso dai media, in una fibrillazione che ha caricato il collegio di ingiuste aspettative. “Assolutamente sì” prosegue Stefàno dopo averci atterrati sulle scale, “tutti sappiamo da tempo cosa votare, ma non abbiamo idea di quando. Magari il torneo di PES programmato per lunedì e martedì ci schiarirà le idee, ma ho i miei dubbi: pensi che i colleghi del M5S insistono affinché non si superi la prima decade di Vendemmiaio. Però abbiamo lavorato duramente per trovare un compromesso da cui partire, a costo di piegare dozzine di chiodi e pestarci le dita col martello. Se guarda le pareti dell’aula adesso, pare ci abbiano girato il finale di ‘Scarface’.”
Come intendere allora il giorno di mercoledì 18, indicato proprio dal presidente Stefàno come decisivo per le sorti della Giunta? Secondo le indiscrezioni che ci ha minacciato di riportare, lo sarebbe davvero: a seconda di quale disposizione verrà votata per sistemare le sedie al cospetto del calendario (a ferro di cavallo o a file parallele), si produrrà un effetto diretto sulla possibilità di copiare e, dunque, sul voto finale.

AMICI 2013 SI CAMBIA MATTEO RENZI SARA' PROFESSORE! "FATEVI RUBARE LA SPERANZA"

AMICI 2013 SI CAMBIA MATTEO RENZI SARA' PROFESSORE! "FATEVI RUBARE LA SPERANZA" 

ROMA – Maria De Filippi ha deciso. Nella prossima edizione di Amici (i cui provini si stanno tenendo proprio in questi giorni) verrà introdotta una terza disciplina che affiancherà il canto e il ballo nello spremere dai concorrenti sudore e talento: la politica. Punta di diamante del programma di Canale 5 sarà niente meno che l’agile rottamatore della sinistra Matteo Renzi che, affiancato da un corpo docenti di prima scelta (nell’incertissimo toto nomi spiccano Dario Franceschini e Giuseppe Fioroni), siederà a capo della commissione esaminatrice. Il rampante sindaco fiorentino dunque, forte del suo comprovato appeal verso i giovani, cercherà di formare tra i banchi della scuola di Amici la nuova classe dirigente del Partito Democratico, conscio di quell’alone di vago scetticismo che aleggia nei riguardi del più grande mistero irrisolto della recente (e meno recente) politica italiana.“Se c’è una cosa bella che ci aspettiamo dai giovani è di non fare come è stato fatto fino ad oggi, negli happy days, quando si trovava lavoro non per il talento, ma perché si conosceva qualcuno, per le raccomandazioni”. Ha ribadito Renzi ripetendo il suo collaudato mantra ancora una volta. “Anche io sono un raccomandato e sarà un grandissimo momento quando questo Paese sarà fatto da persone che vanno avanti con la forza del proprio impegno, come Goldrake,  ma se è il caso anche abbassandosi le mutande qualche volta. Io penso che se tutti insieme riusciremo a dare la dimostrazione che coltivando un sogno si può raggiungere un misero obiettivo, magari perderemo la battaglia, magari perderemo anche la guerra, ma non perderemo la faccia, forse solo la dignità. Al limite, come in una partita di Pac-Man, faremo game over. L’importante è che vi rubino la speranza, come fossero tanti Lupin

E' MORTO ALFREDO VIGOGNA IL POETA CHE SCRISSE! "DIO C'E' SUI CARTELLI"

E' MORTO ALFREDO VIGOGNA IL POETA CHE SCRISSE! "DIO C'E' SUI CARTELLI" 


Cuba – Si è spento ieri, all’età di 80 anni, Alfredo Vigogna, l’ultimo rappresentante dell’ermetismo a parete italiano. Molto conosciuto nei circoli letterali (prima) ed in quelli di Texas Hold’Em (poi), è sempre stato molto schivo nei confronti dei mezzi d’informazione quali radio, giornali e tv, arrivando persino a scappare alla vista dei fotografi (perchè, a suo dire, i flash dei paparazzi avevano il potere di rubargli l’anima). Cattivo, sensuale, anticonformista dal perenne giramento di cazzo, queste le doti che hanno fatto del Vigogna uno dei massimi rappresentanti della poesia ‘ermetica a muro’ del novecento. Il suo è stato un contributo di fondamentale innovazione non solo per questa specifica corrente letteraria ma per tutta la lingua italiana. Infatti, mentre nei poeti ermetici classici le composizioni avevano funzione di protesta contro il fascismo e la censura dittatoriale in genere, riducendo l’uso superfluo di parole fino quasi ad una “risemantizzazione”, nel Vigogna la brevità delle poesie è causata dal bisogno dell’artista che, in costante rischio di farsi beccare dai carabinieri, preferisce tirar via freghi sui muri rapidamente per poi andare di corsa a farsi un buon Pernod 45 con gli amici dell’ippodromo.
Fin dalle sue prime opere si evince una metrica ridotta all’osso, talvolta ancor più che negli altri ermetici, ma con senso sempre oscuro e talvolta di difficile comprensione, anche se si riesce ugualmente a comprendere come il modo di affrontare le tematiche dai suoi versi divenga via via più cinico con l’avanzare dell’età. Mentre la prima “poesia a muro” tratta di temi amorosi intrisi di gioia e passione (Patrizia bona - muro di via Chiusano del cortile di Patrizia; ottobre 1949) già dalla seconda si è in presenza di una disillusione pessimistica verso i rapporti umani (Patrizia troia - muro di via Chiusano del cortile di Patrizia; ottobre 1950). Il culmine della sua opera si raggiunge senza ombra di dubbio con la celebre W la figa  (muro del sottopasso di via Mannucci; estate 1956) dedicata all’amica Consuelo “in memoria di una scopata da urlo”. Il Vigogna non ha paura di smuovere la coscienza del lettore di muri, spiazzandolo e portandolo verso una velata autocritica (Scemo chi legge - muro di via Giacobetti dietro all’albero dove portano a pisciare i cani; maggio 1974).
Come l’autore stesso afferma nella prefazione alla sua opera omnia Levalo Prima (edizioni Paoline, 2006) gran parte dell’odio represso, causa delle sue vergate sui muri, deriva dalla brutta infanzia. Alfredo Vigogna nacque il 22 Dicembre del 1933 a Campogalliano dall’amore clandestino fra Marzia Vigogna, una commessa della mesticheria “Er Truciolo”, e da Dieter Laser, un ex ufficiale delle SS con problemi intestinali, cacciato dal corpo tedesco perchè monotesticolo. Non ebbe una vita facile. Cresciuto in estrema povertà, si avvicinò alla letteratura grazie alle riviste nelle sale d’aspetto dei bordelli, dove il padre lo parcheggiava mentre “andava a svuotarselo”. Per mezzo del conflitto con Dieter nacque l’arte che tutti quanti abbiamo imparato ad apprezzare. Solo nei primi anni ’80 il cinismo del Vigogna andrà scemando verso un periodo di solitudine e profondo misticismo, con opere rivolte sopratutto a quello che pare, all’occhio dei critici, una sorta di disperato autoconvincimento (Dio c’è - via Savona sul cartello del senso unico; aprile 1982).
Solo e senza un amico, Alfredo Vigogna si è autoesiliato con le sue bombolette spray verso Cuba nel lontano 1996, costringendo l’Italia a perdere uno degli autori più profondi del secolo scorso. Ora, dopo la morte, la sua arte andrà avanti grazie a giovani poeti che vagano per le periferie della penisola scrivendo versi ed in cerca di un successo che, come ha dimostrato Alfredo, si paga a caro prezzo. Per i fan che lo hanno amato non resterà altro da fare che partire alla volta di Cuba per far visita alla sua lapide, dove il geniale autore ha lasciato scritto con lo spray il suo epitaffio

PAPA FRANCESCO TELEFONA A RAGAZZO GAY! "CIAO RICCHIONE COME VA?"

PAPA FRANCESCO TELEFONA A RAGAZZO GAY!  "CIAO RICCHIONE COME VA?" 

MADRID – Continuano le irrituali telefonate di Papa Francesco ai fedeli di tutto il mondo. E’ di oggi la
notizia che il Pontefice ha telefonato a un ragazzo di Siviglia che gli aveva scritto una lettera rivelandogli

la propria omosessualità. “Non riesco a dirlo a mio padre – ha dichiarato Pepillo Peres, che per ovvi motivi
preferisce restare anonimo – ma sentivo di confidarmi con questo grande Papa”.
E Bergoglio non ha deluso le sue aspettative: lo ha chiamato una settimana fa, alle 5.40 di un lunedì mattina:
“¿Hola maricón, cómo estás?”, che tradotto significa “Ciao ricchione, come stai?”. L’emozione di Pepillo è
stata enorme.
“Mi sono scese le lacrime. L’unico problema è che mi ha chiamato al telefono di casa e, dall’altra parte, mio padre aveva alzato la cornetta apprendendo così che sono omosessuale. Ma i medici dicono che mi adatterò presto alla sedia a rotelle”.
A causa dell’inatteso intervento del padre, la conversazione è durata solo pochi minuti. L’uomo, un rissoso
fabbro ferraio di 56 anni e fan di Povia, ha fatto irruzione nella camera del figlio e lo ha afferrato per i
testicoli cominciando a farlo roteare vorticosamente. A quel punto, il ragazzo ha tentato di calmarlo
urlandogli in falsetto che stava parlando col Papa. “Cosa?? Quell’uomo che porta la gonna?!”, sono state le ultime parole udite da Pepillo prima di perdere i sensi.