giovedì 12 giugno 2014

RENZI VA TROPPO DI FRETTA E SCORDA A CASA GLI SLIP E PANTALONI "DISORSO AL SENATO A PENE DI FUORI"

RENZI VA TROPPO DI FRETTA E SCORDA A CASA GLI SLIP E PANTALONI "DISORSO AL SENATO A PENE DI FUORI"  

ROMA – Giacca, cravatta, mocassini e il batacchio bello in vista; così si è presentato ieri mattina Matteo Renzi al Senato. Il Presidente del Consiglio ha sempre esaltato la propria velocità come arma per battere la crisi economica, portare fuori l’Italia dalla palude e sconfiggere la fame nel mondo, ma stavolta l’eccessivo dinamismo ha giocato un brutto tiro al Premier rottamatore.
Renzi si era alzato di buon mattino, in vista di un importante appuntamento a Palazzo Madama, nel quale avrebbe dovuto illustrare i recenti successi del suo governo: incremento dello 0,003 nell’esportazione di barbabietole, diminuzione del tasso di disoccupazione nella fascia tra i 12 e i 14 anni e nuovi rapporti commerciali con l’Uzbekistan, per un giro d’affari stimato attorno ai 14 euro. Dopo una velocissima colazione e una doccia lampo, il leader del Pd si è vestito in tutta fretta, mentre ripassava a mente le parti salienti dell’imminente intervento: “Non è con le parole che si fanno i discorsi”. “L’Italia ha bisogno di correre, non importa verso dove, se vuole contare ancora in questo pazzo, pazzo mondo”. “Lavarsi i denti 3 volte al giorno è una buona abitudine”. Così il Premier si è distratto, dimenticando di indossare mutande e pantaloni, ed è uscito di casa come un razzo, prima che sua moglie Agnese potesse avvertirlo che gli si vedeva la vera faccia. Anche il portinaio ha tentato di far notare la cosa, ma Renzi lo ha interrotto subito dicendo che non c’era tempo da perdere, che l’Italia deve ripartire in fretta, ed è schizzato dentro il taxi.
Giunto al Senato nessuno tra suoi collaboratori ha osato commentare i vestiti nuovi dell’imperatore, ma appena entrato in aula gli onorevoli, specie quelli dell’opposizione, lo hanno accolto prima con muto stupore, poi con una salva di urla e fischi. Il Premier, accortosi finalmente della incresciosa situazione, non si è però perduto d’animo, e l’ha subito ribaltata a suo favore, con le abituali ardite metafore: “Chi mi critica per il pene di fuori vuole la mia fava immobile, stretta dalle mutande della vecchia politica, incapace di ondeggiare libera nel mercato globale. Vuole impedire al mio cazzo di crescere e mostrare al mondo le migliori qualità dell’Italia. Ma non mi fermeranno, sono qui per fare riprendere a correre l’Italia a pene di fuori, attraverso le ormai inderogabili riforme che i cittadini ci chiedono. A partire da una radicale revisione della legge sugli atti osceni in luogo pubblico”.
A quel punto dalle fila del Pd sono partiti scroscianti applausi, il Sottosegretario Delrio si è subito levato pantaloni e mutande offrendoli a capo chino al suo padrone, la minoranza dem, per bocca di Fassina, fa notare entusiasta che: “Il pene di Renzi pende inequivocabilmente a sinistra”, e i fedelissimi del leader hanno esibito una lunga schiera di chiappe nude, porgendole fieramente verso l’emiciclo.

REPORT IN ONDA PER SBAGLIO SU RAI UNO!!! "SUICIDI DI MASSA E PANICO PER LE STRADE""

REPORT IN ONDA PER SBAGLIO SU RAI UNO!!! "SUICIDI DI MASSA E PANICO PER LE STRADE"" 

Doveva essere il solito, tranquillo, narcotizzante lunedì all’insegna del torpore sulla rete ammiraglia del nostro servizio pubblico, ma qualcosa è andato storto.
Invece della fiction dedicata a Santa Pulopia da Verbignano, la prima donna della storia ad aver rinunciato a ricevere in regalo un paio di scarpe, e a solo una settimana dalla trionfale messa in onda dell’appassionante biografia su Mauro Fortini, il presenzialista televisivo che ha totalizzato 38 mila apparizioni in 12 anni, scalzando Gabriele Paolini dal cuore di tutti i telespettatori, è apparsa la minacciosa figura della giornalista Milena Gabanelli ad annunciare una nuova sconvolgente puntata del suo noto programma “Report”.
Sulle prime gli spettatori non si sono avveduti del disguido e dopo poche immagini hanno pensato si trattasse del trailer di un qualche intellettualistico documentario ambientato in uno sconosciuto paese del Terzo Mondo, tipo la Spagna, ma quando hanno iniziato a vedere facce familiari il dubbio si è insinuato crescente.
Che ci faceva, infatti, Berlusconi con quel tipo alto, dinoccolato e abbronzato, in mezzo alle rovine di una città che sembrava fosse stata bombardata o che forse aveva subito un terremoto? Perché quel tipo dall’aria così perbene vestito da cardinale stava in un attico romano da 700 metri quadri? Cos’erano tutti quegli zeri sul contratto di Bruno Vespa, quel distinto gentiluomo che ha sempre condotto, solo per amore della verità, interviste ficcanti e perentorie, senza paura di sfidare i potenti al punto di mettere a repentaglio la propria incolumità?
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il servizio di Bernardo Iovene, il quale ha scoperto che ad Affari Tuoi, l’ormai mitico gioco dei pacchi, l’uomo con la testa nella scatola è una persona vera, rivelazione che ha spinto la Gabanelli a rilasciare una sconsolata dichiarazione: “Eh, sì, non viviamo nel migliore dei mondi possibile”.
In un attimo è stato l‘inferno. Migliaia di persone si sono riversate in strada in preda al panico, si sono verificati saccheggi e razzie, scontri tra chi preferiva la conduzione di Pupo o quella di Max Giusti (un sostenitore dell’edizione della Clerici è stato impalato con un vinile di “Le tagliatelle di Nonna Pina”).
Era dai tempi della “Guerra dei Mondi” radiofonica di Orson Welles che non si vedeva un tale caos per le strade. Centinaia di persone in preda al terrore si sono suicidate gettandosi tra gli zoccoli del cavallo della Rai di viale Mazzini, altre si sono carbonizzate emulando Carlo Conti, altri ancora hanno preferito una dolce eutanasia raggiungendo il reparto Tv dei centri commerciali e sintonizzando tutti gli apparecchi sul Tg1.
La Rai ha comunque tranquillizzato gli abbonati: si è trattato solo di un disguido e nulla di quello che è apparso corrispondeva a verità.
L’azienda ha garantito che già dalla serata di martedì si tornerà alla solita rassicurante normalità e che andrà in onda una fiction incentrata sulle peripezie di Mimì, la coraggiosa barboncina che nel 2004 ha dato alla luce 4 cuccioli, tra cui Cocò, destinato a diventare pochi anni dopo il padre del leggendario Dudù, magistralmente interpretato da Beppe Fiorello.

ESCE LA VITA E' TROPPO BELLA ASSAI '? " PREQUEL DI BENIGNI SUL GENOCIDIO DEGLI INDIANI D'AMERICA "

ESCE LA VITA E' TROPPO BELLA ASSAI '? " PREQUEL DI BENIGNI SUL GENOCIDIO DEGLI INDIANI D'AMERICA "  

CITTA’ DEL MESSICO – E’ stato talmente spettacolare e strappalacrime che Benigni ha deciso di fare un film pure su questo massacro. Tutto pronto, infatti, per l’inizio delle riprese del prossimo film dell’artista toscano, che sarà una sorta di prequel de ‘La vita è bella’. Al centro dell’attenzione del grande regista magro, il più grande genocidio della storia, quello dei nativi americani - sempre nell’ottica della forza dell’amore e dell’ottimismo.
Il Maestro ha anticipato a grandi linee la trama de ‘La vita è troppo bella assai’: il film avrà per protagonista la tipica famiglia azteca, con il padre allegro e giocherellone (lo stesso Benigni), la madre affetta da paresi facciale (la specialista Nicoletta Braschi) e un solo figlio. Nei vari flashback apprenderemo che il protagonista ha conquistato la sua “principessa” non solo con monili d’oro massiccio ma soprattutto con un corteggiamento audace e buffo, in cui ha umiliato ripetutamente il rivale, un soldato spagnolo, addirittura presentandosi alla sua bella su un cavallo rubato proprio ai conquistadores.
Dopo alcuni anni di permanenza nelle Americhe, gli invasori spagnoli rastrellano gli uomini e li rinchiudono in campi di lavoro, dove finiranno anche il protagonista e il figlio. Stranamente, il bambino riesce a superare indenne la prigionia, un po’ grazie all’astuzia del padre – che sfrutta l’amicizia con un cerusico spagnolo per nascondere al piccolo l’orrore della loro reale situazione -, un po’ grazie a una sceneggiatura alla cazzo.
Il protagonista, infatti, intenzionato a non traumatizzarlo, fa credere al bambino (che non è proprio una cima) che tutto sia un gioco e che la posta in palio sia un galeone. Il figlioletto quindi vive l’esperienza con la stolidità di un concorrente di reality, ignorando la fine del padre – giustiziato mentre fa il buffone – e riuscendo a uscire dal campo di lavoro a bordo di un galeone statunitense che si schianta contro un altopiano e lo scaraventa in braccio alla mamma al grido di “Abbiamo vinto!”.
Benigni ci racconta, eccitato e sudatissimo, la scena finale, con il bambino sul galeone insieme ai marines che distribuiscono cioccolato agli aztechi, i quali commossi e grati mangiano quel cibo sconosciuto che gli comporterà letali orrori intestinali. Sullo sfondo la scoperta dell’America e la sempre crescente tensione dovuta all’avidità degli invasori spagnoli: gli aztechi vengono decimati da malattie, violenze e lavoro massacrante.
Storditi dalle incongruenze storiche, chiediamo a Benigni se il suo film sia anche una critica all’evangelizzazione forzata, ma il regista nega: “Assolutamente no, anzi il cristianesimo sarà la fonte della forza d’animo del popolo azteco oppresso. Pensate, in 4 secoli di dominio si contano circa 500mila miliardi di nativi massacrati, più dei versi della Divina Commedia! Il più grande genocidio della storia, una cosa straordinaria! E come hanno superato tutto questo i superstiti? Con la forza della fede, pensate che poi da questa invasione è nato anche papa Francesco, una cosa stupenda, io proprio lo amo papa Francesco!”.
Invitiamo Benigni a tornare al film e alla colonizzazione delle Americhe, ed è un tripudio di patriottismo – del resto, tutti adorano l’Italia finché non ci mettono piede: “Pensate Cristoforo Colombo, CRISTOFORO COLOMBO, un italiano, nato a GENOVA, IN ITALIA, è all’origine di tutto questo! Pensate all’immensità di quest’uomo che poi la storia non dimenticherà più per il bene che ha fatto all’umanità. Io me lo sogno spesso, io ci faccio all’amore con Cristoforo Colombo, voi non potete sapere quanto lo amo, pensate, senza di lui l’America sarebbe un deserto, perciò si chiama America proprio in suo onore perché… ehm…”. Ma, obiettiamo, se Cristoforo Colombo ha scoperto l’America, com’è che era già popolata?
Il vulcanico artista inizia a parlarci di gioia, ottimismo, ribollita, topa, vangelo, storie di Vergaio, quindi ci permettiamo di interromperlo per un’ultima domanda: si augura di vincere un altro Oscar? La risposta è una recita dei primi ventotto milioni di versi della Divina Commedia, che noi, ovviamente, non ascoltiamo per intero perché a un certo punto, per quanto bella possa essere, avvertiamo distintamente la frantumazione dei coglioni.

VA IN UN AGENZIA IMMOBILIARE E GLI FANNO COMPRARE !!! "LA SUA CASA ORA E' SODDISFATTO"

VA IN UN AGENZIA IMMOBILIARE E GLI FANNO COMPRARE !!! "LA SUA CASA ORA E' SODDISFATTO"  

ROMA. Con la crisi immobiliare che sta devastando il settore, e la grande offerta di case, è sempre più facile incappare in un affare immobiliare, eppure migliaia di persone che non devono prendere un mutuo ancora non riescono a decidere quale casa scegliere, nonostante i prezzi stracciati. Così alcuni agenti immobiliari, per mettersi al passo con i tempi e convivere con richieste esorbitanti, si sono visti costretti a reinventare il proprio business, adottando il ‘buy-it-yourself, ovvero il riacquisto dello stesso bene da parte di chi lo ha immesso nel mercato, con una richiesta che non tiene minimamente conto delle condizioni socio-economico-qualitative attuali, pratica che consentirebbe di eliminare l’eccesso di immobili fuori-prezzo che ingolfano il mercato e di defibrillare le compravendite, senza bisogno dell’intervento di istituti creditizi per declinare pratiche di mutuo.
Abbiamo intervistato il pioniere di questo tipo di approccio, il sig. Luigi Bisunti, un geometra con l’hobby della mediazione, mentre aspetta il suo cliente (solo l’acquirente, il venditore ha dato il suo assenso con una procura, essendo impegnato in un rogito proprio in quel giorno) appostato sotto lo studio del notaio per essere pagato.
“L’idea è nata un po’ per caso, – spiega Bisunti – ero alla ricerca di un immobile per i qui presenti coniugi Nino e Nada Braia, che volevano regalarsi una nuova abitazione per la festa del loro 50 esimo anniversario di matrimonio. Per farlo avevano ben pensato di rivendere il loro appartamento degli anni ’70, per acquistarne in zona uno di pari-metratura ma nuovo, e tenersi da parte un 40% per la vecchiaia. Una delle richieste più frequenti e più difficili da concretizzare anche per chi come noi, stima le case al triplo del valore di mercato. Ma poi ho pensato: se uno è capace di rinnovare il contratto di matrimonio dopo 50 anni al fianco di quella candela sciolta della moglie, figuriamoci se non riesce a rinnovare il rogito del suo appartamento che non ha ancora 40 anni.
Fissai un primo appuntamento nella loro abitazione, e la prima visita fu un po’ freddina ‘Beh sa, prima vorrei farla vedere a mia moglie…‘, già al secondo appuntamento le domande erano più specifiche ‘Qui le spese di condominio? No perché, già pago 400 euro all’anno…‘ mentre la moglie ammirava la cucina. A 48 ore dall’ultima visita si è palesata la possibilità di concludere l’affare. Il Sig. Braia Nino mi chiama per sondare il terreno con un’offerta, per chiedermi di preparargli un preventivo spese, notaio, mediazione, ecc. Poi lo ricontatto per comunicargli l’offerta ricevuta. Ci pensa su per l’intero week-end e mi contatta nuovamente lunedì mattina. Ed eccoci qua. Non pensate però che sia facile, basta una parola sbagliata e salta tutto”. Anche il Sig. Nino è al settimo cielo: “Era quello che cercavo!” poi racconta: “Considero Luigi un amico ormai, erano 4 anni che giravo per agenzie meschine che deprezzavano il mio immobile, avrò visto circa 600 immobili, è stata come una liberazione – sorride – Mi ha colpito la sua grande umiltà, infatti non ha voluto in nessun modo che il suo nome comparisse nell’atto pur di non farmi pagare l’Iva”

RICONOSCI TUO MARITO DALLA SASSATA??? "NUOVO GIOCO IMPAZZA TRA LE DONNE MUSSULMANE"

RICONOSCI TUO MARITO DALLA SASSATA??? "NUOVO GIOCO IMPAZZA TRA LE DONNE MUSSULMANE"  


TEHERAN – Ha un nome accattivante e orecchiabile , “الحجر نكهة” , e in Iran è il gioco del momento. Partito dalla capitale, si è diffuso a macchia di sangue da un villaggio all’altro, veloce come una fetta di mortadella con pistacchi importata clandestinamente. Le regole sono semplici e divertenti: la donna prende posizione al centro di un grande fossato per essere colpita da sassi aguzzi scagliati da cinque uomini e vince quella in grado di riconoscere l’affettuosa mano sanguinaria del marito.
Prima dell’inizio del gioco viene assicurato un bersaglio sulle donne, su quella che dovrebbe essere la schiena (difficilmente distinguibile dalla parte frontale a causa del burqa). Per il resto, il gioco non differisce per niente da una delle centinaia di lapidazioni ordinarie a cui si assiste ogni ora: si tira per uccidere e non c’è nessun motivo che lo giustifichi. Dato che il Web in Iran è ampiamente oscurato, la gara viene ripresa a videocamere spente (il Corano, infatti, proibisce di caricare e guardare video, nei versetti in cui parla di YouTube).
“Ci siamo allenati tanto. Làpido questa femmina dalle tre alle cinque volte al giorno. Durante il Ramadan, il periodo di digiuno in cui sono particolarmente nervoso, la uso come antistress e la lapido anche dieci volte al giorno. Tanto non deve cucinare” ha dichiarato con entusiasmo Alì El Sassaiuhol, marito dell’attuale campionessa in carica. “Sono veramente fiero di lei, è una delle mogli che amo di più. Sì, devo ammetterlo a costo di risultare sdolcinato: ormai credo di amarla quanto il mio asino”.
“Purtroppo non ce l’ho fatta, ma andrà meglio la prossima volta – ha commentato Samara El Apepp’, una delle concorrenti – ma punto a rifarmi presto: mio marito mi ha già lapidato un paio di volte per aver perso la gara e ora ho le idee più chiare sul suo tocco”.  La vincitrice, invece, potrà fregiarsi dell’ambito titolo di Miss Sharia e avrà in omaggio un viaggio premio a Dubai, dove continuerà a essere picchiata con indicibile violenza dal marito, ma in un hotel sei stelle deluxe con vista sul mare e vasca idromassaggio d’oro in camera. Ma non c’è astio tra queste donne e per tutte, in pieno spirito decoubertiniano, l’importante è partecipare anche se nelle versioni più ‘extreme’ della gara, molto in voga tra i talebani, chi indica un uomo diverso dal proprio marito viene considerata adultera e condannata a morte per decapitazione. “Cosa penso della vincitrice? Bravissima! Ma chi ha vinto? Con questo burqa non vedo nient….ahi! ahia, ahia!…” ha continuato El Apepp’, frustata per aver risposto alla domanda.

NASCE KAMIKAZEBOOK !! IL PRIMO SOCILAL NETWORK "PER TERRORISTI"

NASCE KAMIKAZEBOOK !! IL PRIMO SOCILAL NETWORK "PER TERRORISTI"

HARVARDERAN (IRAN) – Nel cuore dell’area denominata “silicon desert” è nato il primo social network per terroristi. Si chiama Kamikazebook e i suoi creatori Al Zuckembmoud e Mohamed Sahverim sfidano Facebook: “Faremo una strage di contatti e prenderemo noi il comando di Internet, in nome di Allah.”
Zuckembmoud racconta: “All’inizio si chiamava Faceboom, per renderlo più onomatopeico, ma dopo abbiamo dovuto sgozzare chi aveva proposto questa idea, troppo simile alla versione occidentale, per cambiarlo nel nome attuale”.
Kamikazebook (KB) sembra riscuotere subito un alto consenso già dai primi giorni di vita, infatti si è assistito a un vero e proprio boom di iscrizioni da parte di terroristi o aspiranti tali.
Ma vediamo nel dettaglio come funziona e in cosa si differenzia dal social più famoso del mondo:
- Status: ogni aggiornamento di stato deve terminare con Allah Akbar, pena l’eliminazione diretta dal social e ovviamente anche dalla vita terrena.
- Foto: è obbligatorio pubblicare la foto del luogo in cui si è deciso che sarà effettuato l’attentato, anche se adesso si sta diffondendo tra i giovani (soprannominati “bombeminkia”) la moda del selfie before death, l’autoscatto effettuato un secondo prima di farsi saltare in aria e raggiungere le 72 vergini.
- Giochi: anche KB ha i suoi giochi, tra i più famosi abbiamo Jihad city, Twin Towers Crash saga e Bomb Farm.

LIVORNO SI SVEGLIA DAL COMA DOPO 9 ANNI SCOPRE !!! "CHE IL SUO NUOVO SINDACO E' GRILLINO E CI RIENTRA"

LIVORNO SI SVEGLIA DAL COMA DOPO 9 ANNI SCOPRE !!! "CHE IL SUO NUOVO SINDACO E' GRILLINO E CI RIENTRA"  


LIVORNO - Una storia bizzarra quella che ha coinvolto il 47 enne Faustino Pappamosci, da 20 anni in coma a causa di un incidente avvenuto mentre giocava a Twister con gli amici.
Passato lo stupore e la gioia dei parenti, dopo una settimana Faustino si è ricordato della risonanza magnetica che aveva fissato anni fa per due ernie dorsali che lo debilitavano. Precipitatosi alla Asl più vicina, all’uomo è stato detto che avrebbe dovuto attendere ancora. Frastornato e resosi conto che le cose rispetto a vent’anni fa sono peggiorate, ha deciso di aggiornarsi rapidamente sulla situazione attuale.
Appreso che Renzi è diventato Presidente del Consiglio senza elezioni, Faustino è rimasto turbato, avendolo conosciuto ad un raduno di boy scout anni prima: “faccia da neo” -così era amichevolmente chiamato all’epoca- lo sorprese a farsi una canna e poi riferì il tutto al capo scout, dopo aver mentito rassicurandolo con un pacifico “stai sereno”.
Il Livorno retrocesso in B e le turbolenze societarie hanno acutizzato i dolori intercostali provocati dalle ernie , costringendolo a sedersi su una panchina.

Mentre se ne stava rilassato con in faccia la brezza inquinata che soffiava dal porto, una pagina di giornale è andata ad accartocciarsi contro la sua faccia, facendolo riprecipitare nella realtà.
Dopo aver letto della sconfitta del centrosinistra in quel di Livorno, e della vittoria di un Sindaco del M5S, Faustino, ormai convinto di essere all’inferno, ha iniziato a correre come un pazzo in mezzo al traffico. Dopo circa 5 minuti l’uomo è stato falciato da un furgoncino del Vernacoliere, entrando nuovamente in coma.

Per i medici le condizioni sono stabili, ma non si sa ancora se e quando Faustino si risveglierà. “Un nuovo coma potrebbe essere ancora più profondo del primo- spiega il direttore del reparto di neurologia dell’ospedale Armando Picchi – e stavolta potrebbe volerci davvero molto tempo. Addirittura la prossima volta che aprirà gli occhi potrebbe essere arrivato il turno di quella risonanza alla schiena”.

NAPOLITANO !!! VENDE L'ITALIA ALLO SCEICCO! "FAROUK EL LAMADONNA"

NAPOLITANO !!! VENDE L'ITALIA ALLO SCEICCO!  "FAROUK EL LAMADONNA" 

DUBAI 2 (Milano) – Dopo Manchester City e Paris Saint-Germain, gli sceicchi arabi mettono le mani anche sull’Italia. La trattativa tra Napolitano e il miliardario Farouk El Lamadonna per la cessione del Belpaese sono andate avanti segretamente per mesi. Soltanto stanotte, dopo aver apposto l’ultima firma sul contratto, il Presidente della Repubblica ha ufficializzato il passaggio di proprietà.
Del nuovo titolare dell’Italia si sa ancora poco: è diventato ricco dopo nove mesi passati senza un soldo nell’utero di sua madre, ha 45 anni e 2 figli (misteriosamente avuti da 3 donne diverse). Nella sua prima conferenza stampa, dove ha dimostrato di parlare un italiano a dir poco stentato (lo studia da 42 anni, ma il suo insegnante è Luca Giurato), ha messo subito in chiaro le sue intenzioni: “Voglio riportare questa nazione ai vertici dell’Europa e del Mondo. Per farlo punterò su un mix ben calibrato di giovani talenti e nomi di livello internazionale”. Stando ad alcune indiscrezioni la sua prima mossa sarà l’allontanamento di Matteo Renzi. Per sostituire il premier alla guida del paese, El Lamadonna avrebbe pensato a quattro nomi: Angela Merkel, Dilma Rousseff, Barack Obama (legato però da altri due anni di contratto con gli Stati Uniti) e Jose Mourinho. Più difficile, ma non per questo da escludere, la soluzione interna; lo sceicco potrebbe sorprendere tutti e decidere di puntare su un primo ministro giovane che conosca già l’ambiente. In questo caso il nome che ricorre più spesso è quello di Pippo Civati.
Ma, come ha sottolineato più volte nel corso della conferenza stampa, prima di degli acquisti vengono le cessioni. E di cessioni ce ne sono state già parecchie; i passaggi di Silvio Berlusconi all’Ucraina, Matteo Salvini alla Costa d’Avorio e Mario Monti al Kosovo sono senza dubbio i più importanti. Inoltre, a breve verranno ufficializzati i prestiti di Marco Pannella alla Giamaica e Lara Comi all’Iran.
Per quanto riguarda il mercato in entrata, El Lamadonna ha espresso la volontà di riportare in Italia tre talenti cresciuti nel nostro paese e costretti ad andare all’estero per cercare fortuna: si tratta di Marcello Dell’Utri, attualmente in comproprietà con il Libano, e di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, le cui celebri fucilate sono state paragonate da molti addetti ai lavori a quelle di Roberto Carlos. Ma per la rosa completa di ministri, deputati e parlamentari bisognerà aspettare di conoscere il nome del nuovo premier. L’annuncio è atteso per la settimana prossima; nel frattempo, la guida dell’Italia è stata affidata Giancarlo Magalli. Infine, sembrano esserci buon notizie per Matteo Renzi, che i bookmakers danno come il favorito per diventare il nuovo presidente della Thailandia.

OSPITA UN SENZA TETTO!!! "RISCHIA DUE MESI DI CARCERE"

OSPITA UN SENZA TETTO!!!     "RISCHIA DUE MESI DI CARCERE"

MENTEGODI – Un gesto di altruismo che potrebbe costare caro, quello di Vito Setin, 39enne antropologo noto per la sua tesi “L’ignoranza e l’indifferenza nel popolo dei Tosi”, ora in stato di fermo nel carcere di Mentegodi con l’accusa di troppa umanità.
Erano da poco passate le sette di sera (le 6 secondo i rintocchi del campanile n.d.r.) quando Vito Setin, senza volerlo, incrocia un senzatetto e lo saluta. Due chiacchiere, un bicchiere di troppo e Vito decide d’invitarlo a casa sua.
Fino a qui niente di strano, ma siamo a Mentegodi. E le regole stabilite per i cittadini affisse sui muri, sui portoni delle case, nella piazza principale del paese, sulle strisce pedonali, nelle palazzine, nelle scuole, negli asili, nelle chiese, sugli specchi dei bagni e persino nelle bocciofile, dal sindaco sceriffo Olindo Broghezio sono chiare e semplici.
Eccone solo alcune:
- Dare da mangiare a un senzatetto è sanzionabile con una multa che va da 25 a 500 euro
- Aiutare una zingara ad attraversare la strada: 200 euro
- Fare l’elemosina: 100 euro più il ricavato del mendicante moltiplicato per mille
- Salutare un marocchino: da 20 euro all’accusa di traffico di stupefacenti
- Limonare con una donna che indossa il burqua equivale a perdere tutti i diritti sulla propria persona. La pena si può scontare facendo la cavia per ‘Scherzi a parte’
- Farsi avvicinare da un lavavetri senza investirlo: 1000 euro, con l’obbligo di sintonizzarsi tutte le mattine alle 8 su Rai Radio1 e farsi sfottere in diretta a ‘Fuori Programma’ da Fiorello e Baldini.
Ospitando un senzatetto Vito Setin è andato oltre ogni comprensione.
I vigili, avvisati da alcuni vicini insospettiti dall’odore di Tavernello che aleggiava all’interno del palazzo e dalle note di “Aggiungi un posto a tavola” provenienti dall’appartamento di Vito, fanno irruzione nell’abitazione, come nei migliori campi nomadi, alle prime luci dell’alba dove lo colgono in flagrante in compagnia del senzatetto scambiato sulle prime per Johnny Dorelli. Sono subito scattate le manette: ‘Abuso d’altruismo’ per Vito Satin e ‘Troppa somiglianza con Dorelli’ per il senzatetto. Il coinquilino di Vito, all’oscuro dei fatti, sfoga tutta la sua costernazione ai microfoni di Radio Cielo Duro: “Sembrava una persona a posto, per bene, una volta ha ospitato un gatto, ma i barboni – chiamiamoli col loro vero nome – non sono mica dei gatti. Sono bestie.”
I corridoi del tribunale di Mentegodi pullulano di giornalisti. “Siamo tranquilli. Il mio cliente non ha commesso il fatto ed è totalmente innocente” ha dichiarato l’avvocato di Maldini credendo che la domanda fosse rivolta a lui. “E’ nella merda, come Cassano con l’italiano” è stata invece la risposta dell’avvocato di Vito Setin.
Mentre il padre di Vito, un arzillo novantenne inseparabile dal suo fez e dalla sua camicia nera, ha descritto così la sua preoccupazione per il figlio: “E’ sempre stato una testa di cazzo, si merita di stare dov’è. Ai miei tempi gli avrebbero già infilato una bottiglia di olio di ricino su per il culo. Anche noi ospitavamo i senzatetto, ma solo per testare i manganelli”
Vito Setin attualmente è rinchiuso nella cella frigorifera di una macelleria di Mentegodi (il carcere è sovraffollato di extracomunitari colpevoli di salutarsi tra di loro n.d.r.) per questa sua bravata inconsulta. Rimarrà lì in attesa di processo, dove rischia fino a due mesi di carcere e anche l’ibernazione nella vana speranza di una futura società più civile.
Il senzatetto invece è stato rilasciato, anche se la sua condizione è irreparabilmente compromessa: è Johnny Dorelli.

NON SPEGNE IL CELLULARE SULL' AEREO!!! "87 MORTI"

NON SPEGNE IL CELLULARE SULL' AEREO!!! "87 MORTI" 

PHILADELPHIA – Ottantasette morti e centodue feriti. E’ questo il bollettino di guerra comunicato dalle autorità aeroportuali dopo la tragedia che ha colpito l’aeroporto di Philadelphia. Come rivelano le testimonianze dei radar, l’aereo è precipitato poco dopo il decollo, quando ancora non si era nemmeno lasciato alle spalle l’aeroporto della suddetta città.
“Per tutta la fase di decollo avvertivo delle frequenze che mi disturbavano” ha dichiarato Anthony Club Dogo, il pilota, miracolosamente sopravvissuto all’impatto “Ma pensavo fossero le mie solite voci nel cervello. A un certo punto, però, i miei radar hanno iniziato a captare discorsi fra due persone in un dialetto probabilmente di origine italica. Ricordo solo alcune parole ricorrenti come ‘afammokk a kkitammuoort’, ‘a bucchin e mammt’ o ‘agg caput, agg caput, lota!’”.
Poi, di colpo, a bordo si è avvertita un’esplosione e “le ali dell’aereo si sono staccate di netto: è stata una cosa mai vista” ha rivelato Dorothy I. Wantdick, unica hostess rimasta in vita perché si è fatta scudo con uno dei pasti che stava per servire. In base ai rilievi successivamente effettuati sulla scatola nera pare che un passeggero abbia riacceso il telefonino appena l’aereo ha iniziato a muoversi. La conversazione, durata meno di un minuto, ha causato il tragico distacco delle ali e l’esplosione del cellulare, che lo ha ucciso sul colpo dopo averlo scaraventato nella cappelliera. “Tragedie come queste si potrebbero evitare”, ha dichiarato Nicholas Cage, che dopo il suo ruolo come protagonista nel film Con Air, è diventato il testimonial ufficiale della U.S. Airways, “basterebbe impedire a tutti i passeggeri di salire sugli aerei”.

TANGENTI NEGLI APPALTI PER LA RISTRUTTURAZIONE !!! "DI SOPHIA LOREN DECINE DI ARRESTI"

TANGENTI NEGLI APPALTI PER LA RISTRUTTURAZIONE !!! "DI SOPHIA LOREN DECINE DI ARRESTI" 

Roma – Dopo lo scandalo dell’Expo a Milano e del MOSE a Venezia una nuova inchiesta ha portato alla luce un giro di tangenti e di corruzione nel quale sono coinvolti decine di persone tra imprenditori ed esponenti politici. Si tratta degli appalti per la ristrutturazione di Sophia Loren, un’opera ambiziosa che si propone di tenere in piedi la signora Scicolone per altri 50 anni e per la quale lo Stato ha già stanziato oltre 6 miliardi di euro.
Sospetti di irregolarità nell’assegnazione dei lavori si erano già avuti quando si seppe che a vincere l’appalto era stato il muratore napoletano Carmine Scoppettuolo, che già in passato aveva cercato, a colpi di mazzette, di aggiudicarsi il cantiere Patty Pravo.
A portare gli inquirenti sulla strada giusta un’intercettazione telefonica tra Scoppettuolo e un funzionario responsabile dei lavori pubblici, proprio la sera del crollo delle guance dell’attrice. Fanno indignare le risate dei due che già pregustano l’affare sulla pelle (letteralmente) di Sophia Loren.
Funzionario: «Hai sentito la notizia?» Scoppettuolo: «Quale?» Funzionario: «La Loren è venuta giù» Scoppettuolo: «Eh, ho sentito, ho sentito…(ride)» Funzionario: «Così, per dire. Per carità, poveraccia» Scoppettuolo: «Eh certo. Io ridevo stamattina alle 3 e mezzo dentro il letto» Funzionario: «Io pure. Vabbuò, ciao»
Ora il cantiere è bloccato e la signora Loren, raggiunta telefonicamente, ha espresso tutto il suo disappunto: “Uagliù, sbrigatevi a sbloccarmi il cantiere che ci stanno i pensionati fissi che mi guardano”.
Intanto un nuovo filone dell’inchiesta potrebbe riguardare altre due grandi opere: Ivana Spagna e Donatella Versace. Entrambe ricostruite a costi esorbitanti e rimaste sostanzialmente inutilizzate, vere e proprie cattedrali nel deserto simbolo dello spreco e della cattiva gestione.

MATTEO RENZI !!! 80 EURO IN PIÙ ANCHE NELLE "PAGHETTE DEI BAMBINI"

MATTEO RENZI !!! 80 EURO IN PIÙ ANCHE NELLE     "PAGHETTE DEI BAMBINI" 

Roma – Potrebbe riservare sorprese la paghetta di maggio dei bambini italiani. È quanto trapela da Palazzo Chigi al termine di un convulso consiglio dei ministri. L’intenzione del Presidente Renzi, infatti, è di continuare sulla strada del rilancio dell’economia già intrapresa con il bonus di 80 euro nelle buste paga dei lavoratori. Stavolta ad usufruire dell’incentivo economico saranno i bambini, che da questo mese troveranno 80 euro in più nelle loro paghette. Ma vediamo nel dettaglio chi usufruirà del bonus.
Il provvedimento dovrebbe riguardare tutti i bambini tra i 7 e i 14 anni che percepiscono una paghetta mensile inferiore ai 3.000 euro netti, tutti i bambini adottati entro il 1 gennaio 2011 e tutti i boyscout indiscriminatamente. Restano fuori gli orfani di lungo corso, i figli dei camorristi e i nipoti di Pierluigi Bersani (su questo punto Renzi è stato irremovibile).
Lo scoglio invece è rappresentato dall’opportunità o meno di estendere il bonus anche alle baby squillo: “Su questo punto delicato stiamo cercando una convergenza con le altre parti politiche”, fanno sapere voci vicine al Presidente Renzi che però può già contare sul sì di Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia, infatti, ha commentato con un significativo “Sì, diamolo alle baby squillo”.
Il provvedimento sta già incontrando il consenso entusiastico delle associazioni dei commercianti: “Finalmente una boccata d’ossigeno anche per noi”, ha dichiarato il Presidente di Federmerendine.
Ma non manca chi critica il provvedimento bollandolo come astuta manovra politica. Ai più attenti, infatti, non è sfuggito il particolare che ad usufruire dell’aumento in paghetta sarebbero anche molti deputati del Movimento 5 Stelle