PRIMARIE CUPERLO SCATENATO!!! "SONO L'UOMO GIUSTO PER FAR PERDERE IL PD"
ROMA- “Siamo il primo partito d’opposizione quasi ininterrottamente da vent’anni – tuona Cuperlo durante la tappa del suo tour pre-Primarie alla Sagra del Cecio di San Mommè – e
vi posso assicurare che sono l’uomo giusto per fare in modo che il
Partito Democratico rimanga all’opposizione per altri vent’anni!”.
Fortemente spalleggiato da Epifani, che lo definisce “così poco autoritario che nelle interviste stava dietro a Paolini”, il canditato alla guida del PD sembra effettivamente l’uomo giusto per toppare anche alle prossime elezioni.
Fortemente spalleggiato da Epifani, che lo definisce “così poco autoritario che nelle interviste stava dietro a Paolini”, il canditato alla guida del PD sembra effettivamente l’uomo giusto per toppare anche alle prossime elezioni.
Si sente pronto a guidare il Partito Democratico dopo un governo di larghe intese?
Certamente. Queste larghe intese dovrebbero aiutarci a perdere le
prossime elezioni, anche se la situazione nel centro-destra è piuttosto
caotica. Ma se Alfano, per una sorta di sindrome di Stoccolma, dovesse
pure riunirsi a Berlusconi facendo correre il suo partito con Forza
Italia, allora credo proprio che le chance di perdere aumentino
notevolmente (sopratutto dopo aver salvato la Cancellieri), anche se
dovremo essere bravi a non offrire un’alternativa credibile. Ma in
questo ce la caviamo sempre piuttosto bene.
Quanto ha pesato sulle dimissioni di Bersani il fatto che abbia vinto le elezioni?
Poco. Oggettivamente perdere quelle elezioni col margine di vantaggio
che avevamo accumulato dopo le Primarie era quasi impossibile. Quello
di Bersani è stato un mezzo miracolo, cercando di defilarsi nel momento
più caldo della campagna elettorale e lasciando che Berlusconi tuonasse
indisturbato sull’IMU che egli stesso aveva votato, sfiorando la
sconfitta per pochissimo. Il tocco di genio è stato quello di aver
suggellato l’alleanza col Pdl sapendo perfettamente che Grillo non
avrebbe mai corso con noi. In questo modo sperava di perdere anche
qualche altro elettore e di farlo perdere anche al M5S, mantenendoci in
equilibro all’opposizione senza correre il risco che Casaleggio e soci
ci sorpassassero. Anche se la situazione che si è venuta a creare a
destra dopo i processi di Silvio ci rompe le uova nel paniere.
Vincere le elezioni è considerato un grosso motivo di
disonore nel centro-sinistra, lo abbiamo visto con Prodi alle elezioni
per Presidente della Repubblica. Che fine farà dopo Letta? Ha un futuro
nel partito?
Il PD è un partito di grande lungimiranza. Il presidente del
Consiglio Letta si è trovato, suo malgrado, ad occupare questa carica in
un momento molto delicato. Non potevamo stare con le mani in mano come
avremmo voluto, ma nemmeno possiamo impegnarci seriamente correndo il
rischio che venga rieletto a capo del Governo. Letta lo sa, quindi sta
adottando la tattica della “spiga di grano”, come la chiamiamo noi.
Ovvero?
Ha presente un campo di grano quando tira vento? Sembra agitato e
tumultuoso, con le onde di spighe che si formano sulla superficie. In
realtà si sta muovendo il gambo, la radice è ben ancorata a terra, ferma
immobile. Letta fa la stessa cosa, si agita, si muove, dice che risolve
situazioni. Ma è solo il gambo (cui peraltro assomiglia). In realtà sta
lì fermo sempre nello stesso punto. L’unica cosa che andava fatta, la
legge elettorale, non è stata nemmeno presa in considerazione…
A pensarci bene potrebbe essere anche la tattica del “ramo d’albero”,
avrebbe senso comunque. Una volta abbiamo persino rischiato di
scinderci in due partiti per trovare il nome giusto alla tattica…
Renzi è certamente il suo avversario più temibile…
Vero, con Renzi rischiamo di vincere. Lui si è presentato come il
nuovo, il politico rampante. E’ un vincente, uno che è abituato a tenere
in pugno la situazione, in grado di mostrare un’immagine rassicurante
ma al contempo ferma e decisa. Non so proprio cosa ci faccia nel Pd.
L’elettore del Pd è uno che ancora pensa che ai politici interessi
davvero governare, per questo Renzi ha un grosso seguito. A noi non
interessa governare, vogliamo fare una corretta opposizione
responsabile.
Escludendo Renzi, cos’ha lei di diverso da tutti gli altri
esponenti del Partito Democratico che dovrebbe indurre gli elettori a
votarla.
Niente. Per questo dovrebbero votarmi, no?