VOLTO DI GESU’ COMPARE SULLA COSTA CONCORDIA: “FERMATE LO SMANTELLAMENTO”
ISOLA DEL GIGLIO – A poche ore dal completamento di quello che è
stato definito come il più grande intervento di chirurgia estetica
marittima mai portato a termine – il sollevamento di un brufolone di 114
tonnellate in attesa dell’eliminazione – arriva una scoperta
sensazionale. Non si tratta di una nuova specie di calamaro gigante
rimasto intrappolato in una veranda della prima classe che ha tentato di
stritolare gli operai che l’hanno svegliato, ma di una effigie
inconfondibile. Il volto di un uomo con la barba, presumibilmente
intorno ai trent’anni, non fumatore, è apparso infatti sulla fiancata
accartocciata della nave da crociera, prima sommersa. ”Non ci sono
dubbi, è Zach Galifianakis, il ciccione beota di Una notte da leoni!”
hanno urlato increduli alcuni turisti che scattavano foto con il
relitto (quella classica con lui che regge la nave con una mano, come
con la Torre di Pisa).
Dopo una rapida consultazione con il parroco dell’Isola è apparso
tuttavia chiaro che non si trattava del faccione di Galifianakis, bensì
del volto di Nostro Signore Gesù Cristo. “Si tratta chiaramente di un
miracolo” ha dichiarato il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, che
per convincere i giornalisti a non andarsene in tutta fretta dopo
questa frase ha promesso loro il denaro trovato nelle cabine emerse dopo
il sollevamento del relitto. “E mi sembra chiaro che lo smaltimento a
questo punto è sospeso. La Costa Concordia è una reliquia. Voglio farvi
infine presente che questo miracolo è del tutto italiano, dato che il
sudafricano che ha raddrizzato la nave è ateo” ha aggiunto poi in un sol
fiato Gabrielli.
Le autorità locali e nazionali si stanno interrogando sul da farsi.
Come misura cautelare è stato vietato il surf intorno al relitto e i
graffiti sulla faccia di Gesù, mentre alcune suore in devoto
raccoglimento stanno scrostando le alghe dalla barba di Nostro Signore
con un pennellino imbevuto di acqua santa. Inoltre, all’Isola del
Giglio stanno intessendo due enormi paraorecchie che saranno
posizionati, con una operazione ingegneristica mai tentata prima,
in corrispondenza delle orecchie dell’effigie, in modo da impedire a
Nostro Signore di udire le bestemmie che, si sa, fioriscono copiose
sulle labbra dei toscani dalla notte dei tempi.
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