Si fa prendere la mano dallo sciopero della sete: Marco Pannella ritrovato liofilizzato
ROMA – Assume sempre più i contorni di una tragedia annunciata quella che ha colpito in questi giorni Marco Pannella,
leader storico dei Radicali e campione mondiale di sciopero della fame
carpiato triplo e sbevazzate dagli orinatoi pubblici e non. L’uomo, che
ha ormai 85 anni e fuma da 91, è stato ritrovato completamente
liofilizzato nel suo appartamento. A fare la drammatica scoperta la sua
domestica, una filippina che solo per puro caso è riuscita a distinguere
quel mucchietto di ceneri e capelli dalla polverina bianca che di
consueto troneggia nel suo appartamento romano. Solo la prontezza
d’animo della donna, che lo ha immediatamente portato al pronto soccorso
in una bustina da tè, ha scongiurato il peggio. “Ho annusato quella
poltiglia e quell’odore non esistente in natura mi ha fatto capire che
era il sor Giacinto: odor di epopea radicale, di satyagraha, di
battaglie civili, di elezioni finite penosamente a schifìo. Mi sono
fatta forza, ho pensato agli stipendi che ancora mi deve dare e l’ho
tratto in salvo” ha dichiarato la donna all’Ufficio Immigrazione.
In maniera molto preoccupante, inoltre, accanto al mucchietto è stato
trovato un biglietto vergato con grafia tremolante: “Dite a Bruno Vespa che andasse a fare nel culo”.
Pannella era correntemente impegnato in uno sciopero della sete
(ma non della fame: mangiava solo alimenti privi di acqua, come
gallette di riso, zoccoli, camicie di flanella, acqua Rocchetta) per far
cambiare nome al Ristopub “Da Luigi Biagio Caramaldo De Nicolais, nipote illegittimo del Cavalier Arturo Ambrosetti e di una cavalla bigia” che, a suo dire, ostruiva con la sua chilometrica insegna la vista che poteva godere dal suo balcone. “Eppure l’avevamo avvisato. L’altro ieri, per esempio – spiega senza che nessuno gli abbia chiesto nulla uno dei sanitari che abitualmente segue Pannella – io
e il mio collega andiamo a trovarlo nel suo habitat naturale, gli
sgabuzzini di Radio radicale. Lo troviamo sciupato come una prugna secca
abbandonata da dio, e decidiamo di fargli il test della mungitura degli
alluci per verificare il suo contenuto idrico. Ci allarmiamo subito:
aveva in corpo meno acqua di un abitante di Messina. Abbiamo dovuto
reidratarlo d’urgenza, un po’ facendogli flebo di acqua e un po’
sputandogli vigorosamente in faccia a turno. Era vivo per miracolo”.
Ma Pannella, si sa, è uno che è abituato a lottare,
un guerriero indomito che va fino in fondo, costi quel che costi. E così
il suo 4.468mo sciopero della sete (4.464mo secondo il Giudice
Sportivo) rischiava di essere l’ultimo. La polverina in cui si è
trasformato è stata portata d’urgenza in rianimazione al Policlinico Gemelli.
Dopo essere stata quasi scambiata dal medico di turno (alla sua quinta
ora di fila di sonno) per miscela di caffè Arabica, è stata scagliata
nel pentolone che alcune streghe beneventane stavano usando per le
pozioni magiche destinate ai pazienti obiettori del padiglione
Movimento5Stelle.
La brodaglia ha avuto l’effetto di far ricomporre praticamente
all’istante il corpo di Pannella che è ricomparso, tumori inclusi.
Fortunatamente, i medici hanno già sciolto la prognosi: “Abbiamo
capito che Pannella stava bene dopo avergli chiesto ‘quante sono
queste?’, domanda a cui ha risposto con un discorso di 18 ore e mezza.
E’ in ottime condizioni”.
A quanto si apprende da alcuni pusher magrebini di erba buona che
sono andati a fargli visita, Pannella sarebbe pimpante e pieno di
energia e avrebbe anche già in mente nuove formidabili mosse politiche: “Mentre
era nello stato di aggregazione di una minestrina Knorr, ha detto di
aver capito che il problema del sovraffollamento delle carceri si può
risolvere facilmente: miniaturizzando i carcerati – l’uomo di Colombo, a
suo dire. Ah, poi ha detto che prima di essere pagati dobbiamo
aspettare l’esito di un referendum. Però ci ha rassicurato, inizia la
raccolta firme lunedì”.
In attesa delle sue prossime iniziative, i Radicali hanno comunque
dichiarato terminato lo sciopero della sete per il cambio dell’insegna e
stanno facendo abbondantemente bere a canna Pannella, dopo avergli
impiantato di nascosto due gobbe sulla schiena, per evitare problemi
futuri. “Non si accorgerà di nulla – ha spiegato Emma Bonino – non si è accorto di Capezzone che gliela faceva sotto il naso, figuratevi se nota una roba che ha sulla schiena”.
Nessun commento:
Posta un commento