Crisi. BCE vara il bancomat anti prelievi: “Urla numeri a caso
mentre digiti il PIN”
Francoforte – Dopo il fallimento delle iniezioni di denaro alle
banche e delle politiche di austerità, la BCE attua un piano
per arginare i massicci prelievi che rischiano di portare al collasso
come in Grecia. Prevista a breve l’introduzione di un apparecchio
sofisticato, capace di far sbagliare fino a 3 volte il pin al 76% dei
correntisti. L’Italia, spinta da Renzi, ha già aderito con entusiasmo
all’iniziativa insieme a Spagna, Portogallo, Slovacchia, Lituania e quel
che rimane della Grecia, impegnandosi a sostituire i vecchi e poco
interattivi sportelli entro la prossima primavera col nuovissimo
Default-Day 7000, prodotto in Israele dalla Syon. Grande solidarietà e
feeling dunque tra i governanti dei paesi che hanno dovuto fare carte
false pur di dimostrare di avere i numeri per l’Europa.
Il bancomat D. D. 7000 scatta in presenza di prelievi
e interferisce sulla concentrazione del correntista sparando numeri a
vanvera dalle casse impiantate ai lati del Pos. Nelle banche col rating
peggiore, come ad esempio Banca Marche, sarà direttamente un impiegato
della stessa a presidiare lo sportello bancomat e a disturbare gli
avventori durante il prelievo fissandoli con lo sguardo di Anthony
Perkins in Psycho e canticchiando devianti motivetti a cappella, da 44 gatti a La tabellina del 31.
Il congegno è anche dotato di un sistema di sminuzzamento carta (che
monta affilatissime lame Wilkinson) che entra in azione al terzo pin
errato. I dati e gli errori vengono poi inseriti nel database del
dispositivo al fine di monitorare il rincoglionimento del cliente e a
quel punto proporgli di investire in titoli tossici boliviani gli ultimi
risparmi, accettando anche cornee, sangue e reni per venire incontro ai
correntisti meno abbienti.
Di parere opposto molti cittadini che non vogliono sentire
l’andamento degli indici di borsa in filodiffusione mentre prelevano i
loro risparmi e puntano il dito contro le banche che a loro volta si
difendono spiegando che non serve redistribuire il denaro tra i
cittadini perché tanto poi lo rimettono in banca.
Nessun commento:
Posta un commento