SPARATORIA CON FERITI IN BANCA "MA ERA SOLO UNO STARNUTO"
LUCCA – Ambra Protesia, moderna ragazza lucchese, nella mattina di
ieri intorno alle undici si è recata in banca per effettuare un
versamento, nonostante fosse assillata da un potente raffreddore da
fieno. Una volta dentro la banca, per correttezza si è ben guardata dal
proseguire con gli starnuti: ha preferito iniziare a turarsi il naso con
quanta più forza avesse nelle dita.
Ma il soffocamento dell’ennesimo starnuto ha provocato una tale
pressione nelle narici da fare partire il suo doppio piercing nasale a
una velocità di 320 km/h. Lo spillo di destra, trasformato in un
proiettile, è andato a distruggere l’impianto luci sulla parete opposta
agli sportelli; quello di sinistra – ancora più impetuoso – ha
frantumato il vetro blindato e trafitto l’avambraccio dell’impiegato L.
F., compromettendo (forse irreversibilmente) il suo prezioso tatuaggio
raffigurante lo Zoo di Pistoia.
Ambra è caduta a terra per il rinculo. Gli altri clienti, pensando di
trovarsi coinvolti in una una rapina a mano armata, hanno ben pensato
di lanciarsi anch’essi al suolo. Solo un quarto d’ora più tardi, quando i
più coraggiosi hanno iniziato a sollevare la testa, si è compreso
l’accaduto. Qualcuno si è avvicinato ad Ambra per darle una mano a
risollevarsi, ma la ragazza si trovava impantanata in un lago di moccio.
Solo nel pomeriggio, grazie a una soluzione di etanolo e acquaragia,
Ambra è stata finalmente scollata da terra.
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