LEGA NORD DA QUANDO CI SONO I GRILLINI NESSUNO CI PRENDERA' PIU PER IL CULO
MILANO – In via Bellerio, sede del Carroccio, c’è aria di
malcontento. Non è sufficiente governare in tre regioni pur disponendo
solo del 4% nazionale dei voti, il partito di Maroni rivuole il vero
ruolo che gli spetta al centro della scena politica. “Prima eravamo noi
ad essere derisi per le cazzate che spariamo”, lamenta Gianpaolo Bucino,
segretario comunale leghista di Cagate sull’Oglio, “ma da quando ci
sono quelli di Grillo, sono tutti impegnati a coglierli in fallo e
nessuno bada più a noi!”. E dire che di materiale su cui fare
dell’ironia i legaioli non mancano di fornirne, dall’iniziativa del
sindaco di Diano Marina, che propone di gettare a mare un indiano al
giorno se non si risolve positivamente la questione dei due marò, a
quello di Vigevano, che minaccia di spezzare le gambe a coloro che non
pagano la mensa scolastica dopo che i piranha li avranno stanati.
“Fino a qualche tempo fa”, ricorda Pierpiero Burstocchi, sindaco di
Morfello, “c’erano persino intere rubriche che riportavano le
farneticazioni e i deliri dei nostri elettori e ora il nulla,
dimenticati, come se non fossimo mai esistiti”. Già, come non ricordare
“Perle padane”, che ospitava immortali commenti pervenuti a Radio
Padania, come “Hitler voleva fare l’Unione europea, solo che poi ha un
po’ esagerato e voleva fare l’Unione mondiale” o “Ieri sono andato
all’Esselunga e ho visto una ragazza che sembrava altamente
extracomunitaria, allora gliel’ho chiesto, ed era extracomunitaria”?
Insomma, il messaggio lanciato dalla Macroregione del Nord è chiaro: c’è
solo un partito cui spetta la primogenitura delle cazzate e indossa la
camicia verde, anche se, come riporta un altro accorato intervento di un
elettore della Lega: “Mi chiedo e vi chiedo: perché a un certo punto
hanno sostituito il verde rame delle nostre camicie col verde pisello?”.
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