Mezzo miliardo di firme contro lo scioglimento dei ghiacciai e loro la smettono
POLO NORD – La petizione lanciata da Change.org solo pochi giorni fa ha sorpreso anche i più speranzosi ambientalisti di tutto il mondo. Al grido di “Basta con lo scioglimento dei ghiacciai! Firma anche tu per salvare il nostro Pianeta e miliardi di barman e gelatai“,
il più popolare sito di petizioni on line è riuscito a smuovere milioni
di internauti e a far ricorso alla più potente – ed ormai unica – arma
in nostro possesso: il click.
In soli 7 giorni lavorativi, che corrispondono a circa 3 giorni di Facebook,
la petizione ha raccolto 500 milioni di firme. Un numero
impressionante, che ha colpito e preoccupato i ghiacciai, da sempre
impegnati a godersi le radiazioni solari assorbendole e riflettendole a
loro piacimento, senza mai farsi mancare periodiche liquefazioni nei
periodi più caldi, per potersi fare una vacanza e raggiungere,
attraverso le correnti oceaniche, mete esotiche e turistiche. Nel corso
degli anni, l’atteggiamento irrispettoso e strafottente di questi enormi
blocchi di acqua solidificata aveva attirato le più violente critiche
da parte del mondo ambientalista, spalleggiato da Greenpeace: “Non
possiamo permetterci di avere piccole porzioni di ghiacciai che
decidano di andare a farsi una vacanza in posti più caldi, costringendo
la grande massa proletaria delle acque liquide della Terra a
surriscaldarsi così. Quelle acque più calde arrivano nei vostri
rubinetti ed è vero che sarà più veloce riscaldare l’acqua per la pasta,
ma si complicherà il lavoro per barman e gelatai“.
Appena diffusasi la notizia dei 500 milioni di firme, Frank, il più
famoso ed influente ghiacciaio del Polo Nord, è stato costretto a
sospendere lo scioglimento, e si prevede che ben presto altri ghiacciai
seguiranno il suo esempio. Le banchise sono state invase da gruppi di
orsi bianchi e trichechi ebbri di gioia e pronti a festeggiare a
oltranza.
“Un grande passo per l’Internet, un gigantesco passo per il Mojito“, ha commentato il meteorologo di La7, Paolo Sottocorona.
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