lunedì 26 gennaio 2015

Giudice condanna l’Italia per avvelenamento da scie chimiche: “Ho letto in giro che fanno male”

Giudice condanna l’Italia per avvelenamento da scie chimiche: “Ho letto in giro che fanno male” 

Chemtrai (CH) – È destinata a far discutere la pronuncia depositata ieri dal Giudice Monocratico della prima sezione civile del Tribunale di Chieti Adamo Cadamo, che ha condannato l’Italia a pagare al Sig. Mercurio Gombloddi un maxirisarcimento per i gravi danni riportati a seguito di una prolungata ed eccessiva esposizione alle scie chimiche.
Il Sig. Gombloddi era solito fare lunghe passeggiate mattutine prima di recarsi a lavoro nel piccolo laboratorio artigianale nel quale produce acqua omeopatica per fiori di Bach. Qualche anno fa ha notato delle “strane formazioni gassose nel cielo che sembravano in tutto e per tutto nuvole, tranne che per il fatto di essere lunghe e sottili come le scie di condensa che si formano quando passa un aereo. Insomma: erano proprio uguali alle scie di condensa”.
Pochi giorni dopo questo episodio, il Sig. Gombloddi ha iniziato a manifestare sintomi evidenti di una sindrome paranoide. “Ho cominciato a pensare che quelle scie non contenessero vapore acqueo ma sostanze chimiche in grado di controllare le nostre menti allo scopo di renderci schiavi di un sistema occulto di poteri che vuole dominare il mondo per l’unica finalità di obbligarci a vaccinare i nostri figli per metterli al servizio della Commissione Trilaterale”.
Nonostante la storia raccontata dal Sig. Gombloddi apparisse alquanto inverosimile (infatti è ormai risaputo che la somministrazione obbligatoria dei vaccini ha l’unico scopo di trasformare i bambini in rettiliani), l’Avv. Laggente del noto studio legale Cat&Fox è riuscito a dimostrare giudizialmente il nesso causale tra la l’apparizione delle scie e la sindrome paranoide del Gombloddi. “Se non avesse visto quelle strane scie in cielo il sig. Gombloddi non avrebbe mai ipotizzato teorie a riguardo”.
L’audace tesi di Laggente è stata poi avvalorata dal Consulente Tecnico nominato dal giudice, il Dott. Eirforz Uan. Sfruttando i dati delle più autorevoli pubblicazioni scientifiche – come “Sfuggire al controllo di HAARP”, “Come riconoscere gli alieni tra noi”, “Ebola e altri virus creati in laboratorio” – il perito ha dimostrato che le scie chimiche non solo hanno danneggiato la persona del Gombloddi, ma persino la sua attività lavorativa. Sembra infatti che l’acqua omeopatica abbia perso la memoria alla base del suo funzionamento e che ora soffra di una grave amnesia idrica.
La stessa acqua ha perso anche la capacità di attivare la Biowashball usata per lavare gli abiti del Gombloddi:  per dimostrare questo ultimo punto l’Avv. Laggente non è dovuto neanche ricorrere al perito, ma gli è bastato estrarre da un contenitore a tenuta ermetica i calzini del suo assistito, indossati da oltre un anno consecutivo e lavati esclusivamente con la Biowashball.
La comunità scientifica è insorta contro il giudice Cadamo, colpevole, secondo il presidente dell’ordine dei medici di Chemtrai, di “avvalorare una tesi del tutto destituita di fondamento e smentita dalle più lampanti evidenze scientifiche”. Ma a chi gli ha chiesto se prenderà provvedimenti disciplinari contro il dott. Uan, redattore della controversa perizia, ha risposto: “La libertà della ricerca scientifica è un valore sacrosanto. Quindi ogni scienziato è libero di affermare le teorie più strampalate. Al massimo insorgeremo anche contro di lui, ma non nelle prossime settimane: il calendario delle nostre insurrezioni è già pieno fino al 30 febbraio: il 2015 è trisestile, no?“.

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