TORINO SGOMINATE BANDE DI TACCHEGGIATORI ! "DI ROMANZI SUL TRAM "
TORINO – Erano mesi che la Polizia investigava sull’escalation dei
casi di furto che avevano come teatro la linea tranviaria 4: quella più
trafficata, perché attraversa l’intera città, da Barriera di Milano
fino a Mirafiori, e per questo presa spesso di mira dalle bande di
taccheggiatori professionisti. Ma prima d’ora non si era mai verificato
nulla di così eclatante.
Basta chiedere informazioni ad un passante qualsiasi per scoprire che
anche lui ha avuto a che fare, per via diretta o indiretta, con il
fenomeno in questione. «Sì, sono stato rapinato due settimane fa –
racconta Daniele Pennacchio – ero salito sul 4 alla fermata Lauro Rossi
in direzione centro, avevo timbrato il biglietto e mi ero seduto, di
spalle al senso di marcia, con l’intento di leggere qualche capitolo de
“La metamorfosi” di Kafka prima di iniziare la mia giornata lavorativa.
Ad essere sincero, avevo notato immediatamente che c’era qualcosa di
strano: un gruppo di ragazzi dietro di me infatti non faceva che
disquisire, ad alta voce, sul concetto di “angoscia d’Abramo”
nell’esistenzialismo sartriano paragonato ad Annamaria Franzoni.
Imbarazzato e infastidito, cerco di ignorarli concentrandomi sulla
lettura, ma all’altezza di Porta Palazzo, proprio mentre il segnale
acustico segnala l’imminente chiusura automatica delle porte, uno dei
tre bulli letterati mi strappa il libro dalle mani e, seguito dagli
altri, si dilegua all’esterno con un balzo felino. Dove andremo a finire
con tutta questa cultura?».
Anche Bruno Robertone racconta una disavventura: «E’ successo uguale
uguale proprio a un mio amico che leggeva Heming-qualcosa; a me no, zio.
Io c’ho lo smartphone e ci gioco a Candy Crush, mica mi metto a
leggere. Stai scherzando!».
Tuttavia, fortunatamente per Daniele, l’amico di Bruno e le centinaia
di altri casi, il tram è provvisto di un circuito di sorveglianza
interno, che ha permesso alle forze dell’ordine di identificare le
diverse bande di borseggiatori. Quello che inquieta è che episodi come
questo possano ancora accadere in una città come Torino, la patria di
Alba Parietti e Lapo Elkann; oltretutto, la nefasta e cronica
persistenza del Salone del Libro non aiuta. Ma la gente continua
comunque a sperare che i costanti e crescenti tagli alla Cultura,
attuati dai diversi Governi, riusciranno finalmente ad abbattere questa
piaga che ci attanaglia ormai da secoli: il Sapere.
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