martedì 1 aprile 2014

BERLUSCONI NON MOLLA!!! "SARÒ CANDIDATO ALLE ELEZIONI COMUNALI"

BERLUSCONI NON MOLLA!!!     "SARÒ CANDIDATO ALLE ELEZIONI COMUNALI" 

Sguardo tonnato, naso appuntito, piglio di chi vuole arrivare subito al punto e virgola. Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia e portavoce del Cav, già direttore di Studio Aperto e di altre secrezioni, parte lancia in resta contro la sentenza della Cassazione che ha confermato l’interdizione dai pubblici uffici per Berlusconi.
«Silvio Berlusconi – spiega ai microfoni di Lercio – ha sempre guidato Forza Italia in tutte le elezioni politiche. Era capolista anche nelle elezioni di Cosa Nostra a dicembre 2013 e nessuno ha obiettato nulla sulla sua presunta incandidabilità. Ora la Cassazione dice che è anche interdetto. Sappiate che nessuna stupida sentenza gli impedirà di candidarsi alle elezioni del Condominio di Viale Leandro Alberti 46. Siete tutti avvisati».
Non è chiaro per quale ragione il Cavaliere abbia scelto proprio il Condominio di Viale Leandro Alberti 46 per rilanciare la propria carriera politica, ma, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe pieno così di figa. «Impedire a Silvio di candidarsi sarebbe un delitto nei confronti di decine di condomini che lo vogliono di nuovo ad amministrare le proprie vite» insiste l’agguerrito Toti sulle colonne del quotidiano Ercole. Nel primo pomeriggio di stamattina, sono stati diffusi alcuni dei punti salienti del programma della lista Condominio della Libertà: «Termosifoni accesi tutto l’anno, possibilità di buttare le briciole dal balcone, riduzione delle spese condominiali entro i primi 5 anni, Mediaset Premium per le prime 50 telefonate a metà prezzo».
I sondaggi danno già Berlusconi al 43% in netta risalita rispetto alle scorse settimane, mentre nessuno degli avversari supera il 20%. La legge elettorale per i condomini, tuttavia, richiede che sia raggiunto almeno il 50% più uno dei millesimi e, per questo motivo, sarebbero già in atto manovre per l’acquisto dell’attico del condominio.
Il Cavaliere ha però duramente smentito: «Ho saputo di questa ragazza in difficoltà, appena fuggita dalla Crimea, lontana parente di Putin, che si è ritrovata a vivere sulla strada. Il mio cuore generoso non avrebbe retto ad un altro dei suoi servizietti strappalacrime e le ho comprato un piccolo appartamento per aiutarla a rimettersi in sesto. Lei mi diceva sempre che si era stancata di battere il marciapiede e che un giorno avrebbe voluto lavorare ai piani alti. Per questo le ho preso un attico».

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