BERLUSCONI NON MOLLA!!! "SARÒ CANDIDATO ALLE ELEZIONI COMUNALI"
Sguardo tonnato, naso appuntito, piglio di chi vuole arrivare subito
al punto e virgola. Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia e
portavoce del Cav, già direttore di Studio Aperto e di altre
secrezioni, parte lancia in resta contro la sentenza della Cassazione
che ha confermato l’interdizione dai pubblici uffici per Berlusconi.
«Silvio Berlusconi – spiega ai microfoni di Lercio – ha
sempre guidato Forza Italia in tutte le elezioni politiche. Era
capolista anche nelle elezioni di Cosa Nostra a dicembre 2013 e nessuno
ha obiettato nulla sulla sua presunta incandidabilità. Ora la Cassazione
dice che è anche interdetto. Sappiate che nessuna stupida sentenza gli
impedirà di candidarsi alle elezioni del Condominio di Viale Leandro
Alberti 46. Siete tutti avvisati».
Non è chiaro per quale ragione il Cavaliere abbia scelto proprio il
Condominio di Viale Leandro Alberti 46 per rilanciare la propria
carriera politica, ma, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe pieno così
di figa. «Impedire a Silvio di candidarsi sarebbe un delitto nei
confronti di decine di condomini che lo vogliono di nuovo ad
amministrare le proprie vite» insiste l’agguerrito Toti sulle colonne
del quotidiano Ercole. Nel primo pomeriggio di stamattina, sono stati diffusi alcuni dei punti salienti del programma della lista Condominio della Libertà:
«Termosifoni accesi tutto l’anno, possibilità di buttare le briciole
dal balcone, riduzione delle spese condominiali entro i primi 5 anni,
Mediaset Premium per le prime 50 telefonate a metà prezzo».
I sondaggi danno già Berlusconi al 43% in netta risalita rispetto
alle scorse settimane, mentre nessuno degli avversari supera il 20%. La
legge elettorale per i condomini, tuttavia, richiede che sia raggiunto
almeno il 50% più uno dei millesimi e, per questo motivo, sarebbero già
in atto manovre per l’acquisto dell’attico del condominio.
Il Cavaliere ha però duramente smentito: «Ho saputo di questa ragazza
in difficoltà, appena fuggita dalla Crimea, lontana parente di Putin,
che si è ritrovata a vivere sulla strada. Il mio cuore generoso non
avrebbe retto ad un altro dei suoi servizietti strappalacrime e le ho
comprato un piccolo appartamento per aiutarla a rimettersi in sesto. Lei
mi diceva sempre che si era stancata di battere il marciapiede e che un
giorno avrebbe voluto lavorare ai piani alti. Per questo le ho preso un
attico».
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