MUORE SCHIACCIATO DA ARMADIO IKEA!!! "VEDOVA RISARCITA CON BARA DA MONTARE"
CASALPUSTERLENGO (LO) – Voleva accontentare a tutti i costi la sua
compagna di vita, sacrificando innumerevoli domeniche sull’altare della
promessa fattale quando hanno iniziato una nuova vita insieme: arredare
casa solo con mobili targati Ikea. Risparmiando alla faccia di tutti
coloro che acquistano l’arredamento già assemblato, un quarantatreenne
del lodigiano aveva quasi completato l’opera; ma una disattenzione
dovuta all’entusiasmo, e forse un errore di stampa nelle istruzioni, gli
sono stati fatali. Un improvviso cedimento strutturale causato da un
bullone messo al posto di una vite ha spezzato la vita del povero
Peppino Mengacci, travolto da ciò che aveva sempre desiderato: lo “Strömberg“, l’orobico armadio da camera Ikea in legno biondo.
La moglie lo ricorda con affetto: «Ancora non riesco a spiegarmelo.
Peppino aveva la passione per il fai-da-te, dai Lego alle raccolte Hobby
& Work: come può aver commesso un errore così idiota?». È una
domanda a cui il pm Tasselli, titolare dell’inchiesta, sta cercando di
dare risposta.
Nel frattempo l’Ikea, trovatasi di colpo sotto i riflettori, è
immediatamente corsa ai ripari. Dal momento che il prodotto era in
garanzia e che, soprattutto, le figure 4 e 7 del libretto di montaggio
erano state invertite, nel tentativo di arginare azioni legali da parte
della famiglia e conseguenze pubblicitarie nefaste, l’azienda ha
risarcito la vedova Mengacci inviandole una bara di legno grezzo
personalizzabile in un pratico kit di montaggio. ”Spero almeno che
stavolta non dimentichino la brugola», ha singhiozzato la donna. «Ci era
già successo con il mobile del soggiorno».
Parole dolorose, che ci auguriamo vengano ascoltate.
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