LUTTO NEL MONDO DEI STRUZZI!!! "MORTO L'INVENTORE DEL TAGADA'"
Praga – I fan lo ricorderanno col suo sorriso dorato, la maglietta
rosa fluo, anche se in andropausa, e quella inquietante somiglianza con
Tonino Carotone. Si è spento ieri a 63 anni Gustav Plasil-Xamamin, l’inventore del Tagadà.
Come da lui stesso dichiarato nell’autobiografia Tanz Bambolino,
l’idea gli venne una sera quando, completamente ubriaco,
stava barcollando a casa per picchiare sua moglie. Con un sorriso ebete
che gli rigava la faccia, pensò che sarebbe stato bello se anche altri
avessero potuto sentirsi così storditi ed inebriati senza l’ausilio
dell’alcol. Abbastanza incoscienti e idioti da poter barcollare a casa
per picchiare insensatamente i propri cari, o iscriversi a un club Forza
Italia.
Prendendo spunto da un piatto fondo lanciato contro la moglie, Gustav progettò il Tagadà assieme a suo cugino, laureato in ingegneria e rinomato spacciatore della zona, nonchè vescovo di Praga. Il successo fu immediato e Gustav divenne un celebre giostraio. Sempre nella sua autobiografia, Plasil-Xamamin si vanta di essere l’inventore del bunjee jumping, anche se i suoi primi esperimenti con la corda di iuta non andarono a buon fine. L’idea, racconta, sarebbe poi stata perfezionata in Serbia da Slobodan Milosevic, che si divertiva un sacco a legare l’elastico al collo di croati, bosniaci, kosovari, giornalisti, pacifisti e al tizio che non gli aveva dato precedenza in quel vicolo a Belgrado. Il dittatore trovava irresistibile il fatto che in questo modo il condannato venisse inpiccato tre o quattro volte di seguito. Ancora oggi i più avventurosi professionisti chiamano questa tecnica: “variante Milosevic”.
Prendendo spunto da un piatto fondo lanciato contro la moglie, Gustav progettò il Tagadà assieme a suo cugino, laureato in ingegneria e rinomato spacciatore della zona, nonchè vescovo di Praga. Il successo fu immediato e Gustav divenne un celebre giostraio. Sempre nella sua autobiografia, Plasil-Xamamin si vanta di essere l’inventore del bunjee jumping, anche se i suoi primi esperimenti con la corda di iuta non andarono a buon fine. L’idea, racconta, sarebbe poi stata perfezionata in Serbia da Slobodan Milosevic, che si divertiva un sacco a legare l’elastico al collo di croati, bosniaci, kosovari, giornalisti, pacifisti e al tizio che non gli aveva dato precedenza in quel vicolo a Belgrado. Il dittatore trovava irresistibile il fatto che in questo modo il condannato venisse inpiccato tre o quattro volte di seguito. Ancora oggi i più avventurosi professionisti chiamano questa tecnica: “variante Milosevic”.
Il geniale inventore è morto consumato da un cancro ai capelli,
causato dall’abuso di gel. Numerose le associazioni truzze che, da tutto
il mondo, sono giunte ad onorare la salma. Per l’Italia erano presenti i
D&G Lobotomy e le Puttanelle Scosciate. Quelli
che sono arrivati in tempo per le esequie non hanno esitato a farsi un
autoscatto con la salma, come nel caso della comitiva napoletana Zolle Tecktonik. Molti
di loro però sono rimasti delusi dall’incredibile somiglianza di Gustav
con Tonino Carotone. Un evento comunque strabiliante, visto che nessuno
di loro aveva idea di chi fosse Tonino Carotone.
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