UNIONE EUROPEA APPROVA LA PATENTE DI VOTO: "DEMOCRAZIA A RISCHIO"
STRASBURGO – Come spesso accade, la stagione calda porta con sé le
sorprese legislative più controverse: approfittando di un’opinione
pubblica concentrata a organizzare vacanze o a godersi meritate ferie, i
parlamenti approvano le misure più impopolari, incontrando solo la
blanda resistenza di sparuti presidi democratici.
Non fa eccezione il parlamento Europeo, dove proprio nell’ultima
seduta è passata la mozione dell’eurodeputato tedesco Adolf
Schutzstaffel, sull’introduzione di una patente di voto.
Dopo aver spiegato la necessità di filtrare il diritto di voto sulla
base delle capacità intellettive degli individui, Schutzstaffel, leader
del partito nazionalista bavarese Sturm und Drang, ha concluso il suo intervento con la perentoria esortazione:
“Keine gegenstande aus dem fenster werfen!”, cui subito si sono
associati lo svizzero Christoph Blocher, la danese Pia Kjærsgaard e il
leghista Roberto Stolidazzo.
Da Gennaio 2014, il diritto di voto andrà, quindi, conquistato superando un esame, così come avviene per la patente di guida.
Ancora da definire i dettagli attuativi, ma pare ormai certo che la
prova sarà basata sul famoso Test di Minkiakov, il quiz
psico-attitudinale a risposta multipla, ideato dall’illustre professore
di demoscopia demonologica, il russo Vassilij Minkiakov.
La patente avrà validità decennale e dovrà pertanto essere rinnovata.
La legge, inoltre, avrà effetto retroattivo, per cui tutti i nati dopo
le 13.30 del 13/03/1923 riceveranno notifica dall’ufficio elettorale del
proprio comune su luogo e data in cui dovranno sostenere l’esame.
Per quanti non dovessero superare il test, CEPU ha già annunciato
l’attivazione del servizio “promossi o ripreparati”, specifico per la
patente di voto.
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