LA SIAE FARA' PAGARE CHI !!! "CANTICCHIA TRA SE A SE"
ROMA – É già operativa la nuova norma varata dal Governo per far
quadrare il magro bilancio dello stato: la SIAE potrà far pagare i
diritti d’autore a chiunque sia sorpreso a canticchiare un brano
precedentemente depositato, dovunque si trovi: in strada, in auto, sotto
la doccia. L’On. Fante Lesto, vice-sotto-segretario alle Politiche
Agricole e Forestali con delega alla Cultura, spiega la logica del
provvedimento: ”Chi canticchia in genere non è particolarmente
abbacchiato, quindi è probabile che non abbia gravi problemi economici e
possa contribuire alla riduzione del debito pubblico”.
La norma è stata approvata con grande rapidità per sfruttare il
previsto imminente arrivo dei tormentoni dell’estate. L’obolo da pagare
dipende infatti dalla popolarità del brano canticchiato, oltre che dal
numero di ascoltatori e dal fatto se si riproducano o meno con la bocca
anche i suoni degli strumenti.
Il Codacons intanto sta raccogliendo le denunce dei primi abusi. Un
uomo che cantava sotto la doccia, Rino Cante, si è rotto una gamba
perché uscendo dal box si è trovato davanti un ispettore SIAE ed è
scivolato per lo spavento. Un altro, Dante Gron, mentre veniva
sottoposto all’esame della prostata gemeva dal dolore e si è visto
chiedere il pagamento per l’esecuzione di un brano di Marco Mengoni.
Ma il caso più clamoroso è quello di due fratelli cresciuti in un
orfanotrofio, Giacomo ed Elvidio Blusi, a cui è stata contestato una
multa di 5000 euro per aver canticchiato l’intero repertorio di
Zucchero. ”Manco sappiamo chi sia ‘sto Zucchero, conosciamo solo gli
immortali blues dei padri fondatori! E questi sono a disposizione di
tutti gratuitamente, come l’aria che respiriamo!! E ci fanno vedere la
luce!!!” hanno ribattuto decisi agli ispettori della SIAE, prima di
dileguarsi circondati da un alone luminoso a suon di salti mortali.
Nessun commento:
Posta un commento