BORGHEZIO RINCHIUSO PER SBAGLIO !!! "NEL CIE DI CROTONE"
ROCCABERNARDA (KR) – “Parlava una lingua incomprensibile, l’unica
cosa che abbiamo capito è che affermava di arrivare da un paese
inesistente, tale ‘Padania’, perciò lo abbiamo rinchiuso nel centro di
identificazione e espulsione”. Si giustificano così Nello Apriglia e
Rita Marghe, gli agenti di Polizia che ieri mattina hanno sorpreso Mario
Borghezio in giro per le strade di un piccolo comune nel crotonese.
“Nonostante l’elegante abito, il soggetto aveva un aspetto orribile, –
proseguono i due – ed emanava un tanfo maleodorante, come se non si
lavasse da molti giorni. Tutti dettagli che ci hanno condotto in
errore”.
L’eurodeputato si trovava a Roccabernarda per il tour elettorale
della Lega, che per queste elezioni ha deciso di presentarsi anche nelle
circoscrizioni meridionali, come conferma il segretario Matteo Salvini:
“Per contare in Europa bisogna prendere voti anche in Puglia, Calabria e
tutti gli altri Stati esteri”.
Borghezio stava arringando una nutrita folla di steli d’erba nel parchetto al centro del paese, mettendoli in guardia su una presunta invasione di pollini stranieri che solo la politica di ‘tolleranza zero’ della Lega potrebbe fermare, quando gli agenti lo hanno notato. Dopo aver cercato di interpretare il farfugliamento del politico, si sono avvicinati per chiedergli i documenti; sfortunatamente carta d’identità e patente erano stati smarriti il giorno prima, durante uno dei tanti ritiri spirituali a Predappio che il parlamentare si concede.
Nel tentativo di esporre la situazione, Borghezio ha infilato una serie di frasi sconnesse in un misto di italiano, torinese e idiomi inesistenti, cercando inutilmente di spiegare che la puzza non era frutto di scarsa igiene, come per un lungo viaggio, ma della sua precedente militanza nel Partito Monarchico e nell’estrema destra fascista.
Come risultato è stato fermato e trasportato al vicino CIE di Crotone, dove tuttora si trova, in attesa di essere liberato per ritornare a Torino, luogo in cui i suoi deliri sono più tollerati.
Borghezio stava arringando una nutrita folla di steli d’erba nel parchetto al centro del paese, mettendoli in guardia su una presunta invasione di pollini stranieri che solo la politica di ‘tolleranza zero’ della Lega potrebbe fermare, quando gli agenti lo hanno notato. Dopo aver cercato di interpretare il farfugliamento del politico, si sono avvicinati per chiedergli i documenti; sfortunatamente carta d’identità e patente erano stati smarriti il giorno prima, durante uno dei tanti ritiri spirituali a Predappio che il parlamentare si concede.
Nel tentativo di esporre la situazione, Borghezio ha infilato una serie di frasi sconnesse in un misto di italiano, torinese e idiomi inesistenti, cercando inutilmente di spiegare che la puzza non era frutto di scarsa igiene, come per un lungo viaggio, ma della sua precedente militanza nel Partito Monarchico e nell’estrema destra fascista.
Come risultato è stato fermato e trasportato al vicino CIE di Crotone, dove tuttora si trova, in attesa di essere liberato per ritornare a Torino, luogo in cui i suoi deliri sono più tollerati.
Sull’increscioso episodio si sono espressi diversi esponenti
politici. Matteo Salvini si dice “indignato per il trattamento riservato
a un collega di partito, amico personale e noto amante dei pesci
piranha”. Il ministro Alfano esprime vicinanza all’eurodeputato e
promette l’invio immediato al CIE di ingenti quantità di deodorante.
Solidarietà anche da parte dell’Ente Nazionale Protezione Animali”.
Nessun commento:
Posta un commento