MISTERIOSO ANZIANO CON ACCENTO TEDESCO GIRA PER ROMA E BRUCIA TUTTE LE COPIE? "DE IL MIO PAPA' "
Roma – “E’ stato un fulmine. E’ arrivato ieri mattina, con una piccola
Panda scassata, alle 6 in punto. Avevo appena aperto e stavo visionando i
nuovi dvd porno per il consueto controllo qualità. E’ entrato e ha
voluto solo, e dico solo, tutte le quindici copie de ‘Il Mio Papa’, il
neonato settimanale dedicato a quel sant’uomo di Papa Bergoglio, Dio lo
abbia in gloria. E niente, poi ha fatto quella cosa…”
La voce, rotta dal pianto, è quella di Carlo Canfora, edicolante della Roma bene, testimone di una scena poi ripetutasi in ogni edicola della Capitale.
“Ebbene – prosegue Canfora – ha bruciato tutte le copie. Tutte. Ha insistito per comprare anche la locandina che ci è arrivata col giornale, e mentre lo faceva urlava frasi sconnesse in una lingua che sembrava tedesco. Mi ha ricordato quei vecchi documentari in bianco e nero con i comizi di Hitler. Ho riconosciuto solo “Scheiße-Arschloch”, grazie anche al corso di tedesco che vendo in edicola, insieme alle guide turistiche in tutte le lingue, ai modellini del colosseo e alla migliore raccolta delle interviste alla figlia di Carmen Russo sbattuta senza motivo in copertina”.
Il racconto del Canfora potrebbe sembrare un siparietto assurdo, ma di scarsa importanza, se non fosse che la stessa scena si è poi ripetuta, con le stesse modalità, in tutte le altre edicole e chioschi della Capitale.
Le forze dell’ordine stanno raccogliendo tutti i dettagli raccontati dagli altri testimoni, per giungere ad identificare il soggetto che intendeva ledere così impunemente la meravigliosa immagine del nostro Pontefice. Alcuni, infatti, hanno ripetuto che “parlava tedesco”, altri che “biascicava robe del tipo: emerito ‘sta cippa”, “venderai meno di Peppa Pig”, o effettuava riti strani, quasi satanici, gettando liquidi sulle riviste, poi rivelatisi benzina o altri infiammabili.
Una vicenda che non intaccherà, comunque, la distribuzione del giornale nella città, grazie ad un’ulteriore fornitura giunta in tarda mattinata.
Insomma: il piano decisamente malefico, diabolico, di questo sconosciuto attentatore, è stato sventato, forse anche grazie alla dolce mano di Papa Bergoglio.
La voce, rotta dal pianto, è quella di Carlo Canfora, edicolante della Roma bene, testimone di una scena poi ripetutasi in ogni edicola della Capitale.
“Ebbene – prosegue Canfora – ha bruciato tutte le copie. Tutte. Ha insistito per comprare anche la locandina che ci è arrivata col giornale, e mentre lo faceva urlava frasi sconnesse in una lingua che sembrava tedesco. Mi ha ricordato quei vecchi documentari in bianco e nero con i comizi di Hitler. Ho riconosciuto solo “Scheiße-Arschloch”, grazie anche al corso di tedesco che vendo in edicola, insieme alle guide turistiche in tutte le lingue, ai modellini del colosseo e alla migliore raccolta delle interviste alla figlia di Carmen Russo sbattuta senza motivo in copertina”.
Il racconto del Canfora potrebbe sembrare un siparietto assurdo, ma di scarsa importanza, se non fosse che la stessa scena si è poi ripetuta, con le stesse modalità, in tutte le altre edicole e chioschi della Capitale.
Le forze dell’ordine stanno raccogliendo tutti i dettagli raccontati dagli altri testimoni, per giungere ad identificare il soggetto che intendeva ledere così impunemente la meravigliosa immagine del nostro Pontefice. Alcuni, infatti, hanno ripetuto che “parlava tedesco”, altri che “biascicava robe del tipo: emerito ‘sta cippa”, “venderai meno di Peppa Pig”, o effettuava riti strani, quasi satanici, gettando liquidi sulle riviste, poi rivelatisi benzina o altri infiammabili.
Una vicenda che non intaccherà, comunque, la distribuzione del giornale nella città, grazie ad un’ulteriore fornitura giunta in tarda mattinata.
Insomma: il piano decisamente malefico, diabolico, di questo sconosciuto attentatore, è stato sventato, forse anche grazie alla dolce mano di Papa Bergoglio.
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