FEMMINISTE SOTTO L'ACCADEMIA DELLA CRUSCA !!! " VOGLIAMO ANCHE NOI UN SENZA APOSTROFO"
Firenze – Una folla di estrogeni femminili si è riversata ieri fuori dalla Villa Medicea di Castello, sede della prestigiosa Accademia della Crusca.
Mamme che avevano appena portato i figli a scuola, trentenni single per
scelta e donne brutte hanno partecipato ad un assedio cruento di circa
mezz’ora per protestare contro la discriminazione sull’uso dell’ UN, che posto davanti a una parola femminile che inizia con una vocale si trova in forma apostrofata.
A spiegare le ragioni del movimento la portavoce Micaela Mascara: “Quella
italiana è una società storicamente maschilista, e l’esempio più
calzante è quello della lingua. La cosa non ci meraviglia. Sappiamo
tutte che i padri del nostro stile, da Dante a Manzoni, erano dei morti
di figa. Non c’è da meravigliarsi, dunque, per questa scellerata
distinzione fra articolo indeterminativo maschile e femminile. Perché in
un amico e un’amica dovrebbe esserci
differenza? Le amiche possono essere delle ottime consigliere, perché
devono valere meno o essere a tutti i costi divise dagli amici maschi?
Si pronunciano nel solito modo, entrambe le parole iniziano con una
vocale. E infatti il 90% delle persone che scrive di getto sbaglia
regolarmente. La lingua stessa ci discrimina, e tutto questo deve
cessare. Basta arrampicarsi sugli specchi, non esiste una ragione
specifica dell’un con l’apostrofo se non quella della
pura e semplice disuguaglianza. Potrei anche sbagliarmi, ma visto che ho
le mestruazioni da quando sono tredicenne, ho partorito e
posseggo un famigerato sesto senso che mi rende superiore, non credo
proprio. Siamo qui per chiedere l’abolizione di questa stupida regola,
sperando che anche le donne che stanno dentro l’Accademia scendano con
noi a protestare: ragazze, siamo qui anche per voi! Una volta raggiunto
il nostro scopo, e lo raggiungeremo sicuramente perché una donna porta
sempre a termine i suoi compiti (a differenza degli uomini buoni solo a
sparpagliare calzini), chiederemo anche spiegazioni sul perché per il
maschile la forma debole è il e quella forte è lo (e l’) mentre per il femminile l’unica forma, che unifica quella debole e quella forte, è la. Ne vogliamo un’altra anche noi! Lotteremo con tutte le nostre forze e non ci arrenderemo finché non verrà istituito l’ul!“.
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