DONNE INCINTE UN NANO UN VECCHIO UN MOLISANO !!! "E' CAOS PER LA PRECEDENZA IN FILA ALLA CASSA"
ULTIMO (BZ) – Senza dubbio la giornata lavorativa peggiore della sua
vita. Teresa Madre, a 35 anni alla pensione (forse), è stata coinvolta
in un’accesa faida fra sedicenti privilegiati per la precedenza in fila
alla cassa di un negozio di vestiti cinesi (ma di marca) dove stava
esercitando. A scatenare la bagarre due donne incinte, che litigavano
per stabilire chi dovesse passare per prima: se quella incinta da più
tempo o quella con le emorroidi più grosse. Teresa si è intromessa nella
discussione, cercando di convincere le donne che non esiste alcuna
legge che permetta loro di saltare la fila, sostenendo che prima
avrebbero dovuto chiedere ai presenti se fossero disponibili a farle
passare.
Anche se, apparentemente, al gruppo in attesa di pagare non fregava
una beata sega, d’un tratto una voce s’ è levata greve. Spuntando fra un
groviglio di gambe, un nano ha iniziato ad esporre i suo problemi col
diabete, sostenendo che sarebbe dovuto passar davanti lui per un
improvviso calo della glicemia. Indemoniata, una badante rumena ha
iniziato a mostrare a tutti l’anziano col parkinson che stava
accompagnando, così come si potrebbe mostrare l’ampolla col sangue di
San Gennaro ad un gruppo di napoletani superstiziosi. Col suo continuo
tremore, il vecchio ha messo ancor più in agitazione quella che nel
frattempo era diventata una folla.
Tra i pretendenti per il salto della fila, in diversi hanno
cominciato a farsi avanti forti della loro appartenenza a specifiche
minoranze. Fra questi: uno zingaro omosessuale (che sosteneva che per
lui la minoranza valesse doppio), uno juventino nato a Firenze, un uomo
con la diphallia, la bambina bionda sotto il cappotto dello zingaro
omosessuale, un ateo e un appassionato di “Mistero”.
La disputa è terminata all’improvviso, quando un ragazzotto ha
sostenuto a gran voce di essere molisano, e di avere la precedenza su
tutti in quanto personaggio immaginario. Costernati, gli altri litiganti
si sono fatti da parte, lasciandogli pagare la felpa con la stampa
stilizzata delle labbra di Paola Perego. La commessa è ancora oggi
profondamente turbata, convinta che il molisano non fosse altro che un
angelo, un ragazzo che ha deciso di farsi passare per quello che non era
giusto per salvarla.
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