SI FINGE MORTO PER FRODARE IL FISCO!!! MA? "45 ANNI DOPO MUORE DAVVERO"
NICHELONE (TO) – Col destino non si
scherza. È quanto ha verificato, purtroppo per lui sulla propria pelle,
Carlo Bucocchi, deceduto ieri a 87 anni, che nel 1968 aveva fatto
presentare al Fisco una falsa dichiarazione dei redditi in cui risultava
morto di infarto per poi, invece, vivo e vegeto, eproseguire
indisturbato la sua attività di rapinatore, sicario e giocatore di poker
professionista senza versare una lira (e poi un euro) di tasse.
Ma come scritto in apertura, se non al
Fisco al Fato non la si fa, e per Carlo Bucocchi è arrivato il momento
di pagare il conto e, nonostante gli anni passati a evitare pallottole,
fumare 60 Marlboro Rosse al giorno, dormendo quattro ore per notte e
facendo colazione con whisky e patatine fritte dopo maratone di sesso
promiscuo, l’imprevedibile beffa è stata rimanerci secco proprio con un
infarto come quello inscenato appena 45 anni prima. Una coincidenza,
certo, ma una coincidenza dai contorni che non si può esitare a definire
quantomeno inquietanti.
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