ATTACCO AL CUORE DELLO STATO DI ROMA !!! SVENTATO IN SERATA IL GOLPE DEI METRONOTTE
Roma. Ieri, al calar della sera, i valorosi militari del 6°
Battaglione Coppola sono riusciti a sventare un attacco al cuore dello
Stato Italiano, un golpe in piena regola ordito dall’Esercito dei
Metronotte che hanno ben pensato di agire al buio e che ha portato
immediatamente alle dimissioni del capo dei servizi segreti (sebbene non
si sapesse chi fosse). Un’altra pagina nera della storia del nostro
Paese è stata così scritta, dopo il fallito colpo di Stato tentato dalla
Forestale nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 1970, organizzato da
Borghese sotto la sigla Fronte Nazionale, e per questo ancora oggi
costretta a pattugliare nei boschi solo con un liquidator e un pupazzo
dei Gormiti.
Riportiamo le concitate fasi salienti del proditorio attacco: Ore
19:18 – I Metronotte accedono in virtù dei loro speciali pass cittadini
ai punti nevralgici dell’apparato statale. Ore 19:30 – Caffè e Marlboro.
Ore 19:50 – Le giornate volgono alla brevità, i metronotte si
apprestano così a combattere in condizioni ad essi favorevoli. Ore 20:01
– Prende avvio l’incursione all’interno del parlamento italiano. Ore
20:03 – Superano i tornelli. Ore 20:04 – Non trovano nessuno ed
esclamano “Cristo è venerdi!” Ore 20:20 – Presi 6 ostaggi tra il
personale che aveva appena finito di fare la spesa ché c’erano zucchine e
melanzane in offerta. Ore 20:45 – Intervengono i militari del 6°
Battaglione Coppola non prima di aver bevuto un Cordiale. Ore 20:46 – I
Metronotte liberano gli ortaggi e si danno alla fuga. Ore 20:58 –
Realizzano che tra meno di 2 ore saranno di turno ed annullano il colpo
di Stato nel pieno della sua esecuzione.
Il golpe era stato progettato nei minimi particolari, sfruttando
proprio la tranquillità degli orari notturni più disagiati e le truppe
maggiormente avvezze a tali frangenti: i metronotte formati da gruppi
clandestini armati con stretti rapporti con le Forze dell’ordine e con i
baristi degli autogrill, in accordo con diversi vertici militari come i
vigili urbani di Piacenza e dalla vigilanza Picena, insieme a barzotti
membri dei ministeri. Il colpo di Stato prevedeva l’occupazione di tutti
i punti strategici delle istituzioni, a partire dal ministero
dell’Interno, quello della Difesa, quello della musica , l’occupazione delle sedi Mediaset e Rai, in particolare gli studî in cui si riprendono Amici e l’Arena
di Giletti, dei mezzi di telecomunicazione radio a sfondo culturale
(Radio 105 e RadioDeeJay), dello spacco di Ilaria D’amico, della
Nutella, della moviola e dei centri estetici, con la conseguente
deportazione degli oppositori presenti nel Parlamento nei gelidi
parcheggi dei centri commerciali
Tra i piani eversivi figuravano anche il rapimento della badante del
capo dello stato Giorgio Napolitano e l’assassinio del capo polizia di Squadra Antimafia 5.
Tale destabilizzante successione di eventi avrebbe trovato poi
coronamento in un proclama ufficiale alla nazione, che il capo supremo
dei Metronotte stesso avrebbe letto a Studio Aperto, spezzando così il rassicurante alternarsi del trito binomio Tenero cucciolo triste e indifeso/Pezzo di fica da ergastolo per spermicidio che imperversa ormai da diversi anni in scaletta.
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