VENDEVA PIETRE E CALCINACCI DAL CARCERE: "EVASA WANNA MARCHI"
Nonostante il clamore del processo, nonostante le campagne di
sensibilizzazione in TV a non credere a queste fandonie, nonostante
Striscia la Notizia, Le Iene e tanti altri programmi, le vendite della
teleimbonitrice Wanna Marchi, ora in carcere, non si sono affatto
abbassate. Anzi hanno subito un aumento vertiginoso, alimentate anche
dalla paura scaturita dalla crisi. Tant’è che Wanna Marchi ha
praticamente venduto l’intero muro che separava la sua cella dalla
strada fino a compiere la sua evasione.
“Il genio delle truffe” l’ha definita il sapiente Alessandro Meluzzi,
il famoso criminologo con la spilla del crocifisso, mentre scartava il
pacco contenente due pietre ed un grosso pezzo di calcinaccio che gli
era costato 550 Euro più 1.625 Euro di spedizione e trasporto (si sa,
mandare del materiale che ti può far vincere il 6 al Superenalotto ha un
costo elevato).
Tutti, all’interno del carcere in cui è detenuta Wanna Marchi, siano
essi carcerati o guardie penitenziarie, avevano acquistato qualcosa
dalla nota detenuta. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia
Penitenziaria hanno già iniziato le ricerche. Cercano informazioni su
Wikipedia, su google, su ogni enciclopedia cartacea che trovano, ma non
riescono a trovare nulla sullo scioglimento delle pietre in acqua
fredda. Qualcuno deve aver loto fatto una fattura.
“Mi sa che non è un genio lei, siamo tutti noi ad essere stupidi” si
è chiesto il criminologo con la spilla del crocifisso. Questa redazione
non vuole arrivare o suggerire nessuna conclusione, ma forse il
criminologo più amato dagli italiani truffabili ha ragione.
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