venerdì 7 giugno 2013

TEXCAS: "PADRE MODELLO SPARA ALLA FATINA DEI DENTI IN VISITA ALLA FIGLIA"

TEXCAS:  "PADRE MODELLO SPARA ALLA FATINA DEI DENTI IN VISITA ALLA FIGLIA" 

(Usa) A Pig creek, lungo la Route 80, tra Longview e Marshall, coperta dalla polvere del Texas orientale, scenario di tanti capolavori di Joe R. Lansdale, la piccola Pamela Suellen Bush di sette anni, non poteva immaginare che quella che si annunciava come una notte adornata da un sonno ricco di curiose speranze si sarebbe tramutata in un incubo destinato a turbarle i sogni di tutta una vita.
Era tornata da scuola agitata ma entusiasta dopo aver perso un dentino mentre mordeva il triplo hamburger con aggiunta di salsiccia e bacon che sua madre Donna Cliff le aveva preparato con tanto amore e premura per la sua salute. Tenendo stretto il suo molare tra i ditini ancora unti di maionese e burro d’arachidi, Pamela Suellen era corsa incontro alla madre mostrando il suo prezioso trofeo e non stava già più nella pelle quando questa l’aveva rassicurata che se quella sera l’avesse posto sotto il cuscino, la fatina dei denti l’avrebbe preso in consegna lasciandole in cambio una moneta.
Tanta era la trepidazione che albergava nel cuore della bimba che dopo pranzo si è scolata una lattina di birra ed è andata direttamente a dormire, rinunciando pure al suo serial preferito Guns&Girls, dedicato a un gruppo di ragazzine che nel tempo libero lavorano come cacciatrici di taglie per la polizia di Dallas.
Poche ore dopo, inesorabile, è giunto però il dramma. Era appena passata la mezzanotte, infatti, quando il padre della bimba, John Wayne Bush, rientrato come d’abitudine abbondantemente alticcio dalla settimanale riunione del locale circolo ricreativo KKK, ha avvertito qualcosa di strano nella camera della piccola: “Ho visto come una luce filtrare da sotto la porta”, ci informa Bush, “e ho subito intuito che c’era un intruso nella cameretta, un ladro o uno di quei pervertiti che fotografano le bambine per metterle su Facebook, come il mio amico George Walker Ewing! Così ho imbracciato il mio Winchester calibro 22, spalancato la porta con un calcio e fatto fuoco”.
Peccato che a farne le spese non sia stato né un ladro né un pervertito ma l’innocua fatina dei denti che aveva appena posato una moneta da un dollaro sotto il cuscino di Pamela Suellen, che svegliata dal fragore dello sparo si è trovata sulle coperte il piccolo fatato corpicino centrato in pieno petto, agonizzante e grondante sangue a fiotti da un foro dello stesso diametro del tesoro ancora nascosto sotto il suo guanciale. Sconcertato ma non pentito John Wayne Bush si limita a scuotere la testa: “Ma perché ‘sti schizzati vengono sempre a casa mia? Solo lo scorso Natale ho centrato nel culo un vecchio ciccione che cercava di entrare dal camino!”.

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