SCRIVERE CON LE "K" RENDE PIÙ INTELLIGENTI
EL PASO – La scoperta è stata fatta dall’Istituto dell’Arte
Sequenziale degli Avvenimenti di El Paso, Texas. Durante una grande
partita a nomi, cose e città in italiano indetta dal Dottor Frederik
Underware, il gruppo intero di scienziati ha stabilito ciò che molti
ragazzi d’oggi avevano già capito da tempo: scrivere con moltissime
abbreviazioni, e soprattutto usando le “K” al posto delle “C”, rende
molto più intelligenti.
“È l’arte della decifrazione”, spiega il Dott. Underware, “è semplice
per gli esseri umani leggere un testo scritto in una lingua corrente,
in modo perfetto e senza vizi di sorta. Quando invece proviamo a
decifrare un testo con infinite abbreviazioni, si sviluppa quel lato del
cervello che noi chiamiamo in gergo tecnico “la parte di dietro”, che
rende più intuitivi, fantasiosi, perspicaci, sexy ed eleganti, fino ad
avere la possibilità di invitare al ballo scolastico la più gnocca della
scuola, senza che lei ti faccia picchiare dal suo fidanzato
quarterback”.
“Dai nostri studi”, continua l’illustre luminare, “abbiamo
evidenziato che il picco si raggiunge sulle ‘k’ usate un po’ alla cazzo
di cane – per esempio anche nella parola ‘ciokkolato’ – solo per
sentirsi più giovani. Infatti i nostri esperimenti hanno dimostrato che
per ridurre esteriormente la propria età anagrafica basta iniziare a
scrivere come un quattordicenne a cui è stato rubato il vocabolario”.
“Infine”, conclude Underware, “è d’uopo per chi vuole cimentarsi
nella decifrazione, e accrescere il proprio livello intellettuale,
passare al lato oscuro dell’abbreviazione in maniera lenta e graduale.
Prima iniziate cn lievi modifiche dl testo. Poi togliet roba –
importante. E x ultimo riduc tt al mnm. Kpto?”
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