NUOVE LOTTERIE "ARRIVA GRATTA&PIEDI "
ROMA – Che gli italiani siano un popolo di grandi appassionati di
lotterie, lotto, superenalotto ma soprattutto di Gratta e Vinci è ormai
risaputo ma è altrettanto noto che non è il coraggio la qualità che lo
contraddistingue. Ecco allora che la Lottomatica, per conto
dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), presenta la
nuova lotteria istantanea che grazie alla passione per il gioco così
diffusa nel Belpaese vuole oltre che rimpinguare le esangui casse
pubbliche anche combattere proprio la nostra cronica carenza di spina
dorsale.
Lanciato dallo slogan “Hai le palle? Raddoppiale o perdile” esordirà a giorni nelle tabaccherie e gli autogrill Gratta&Perdi,
in tutto simile al già celebre fratello ma con due sottili differenze.
Innanzitutto la schedina è completamente GRATUITA. Ma, ed ecco l’altra
novità, oltre alle vincite, che dall’ottenere un’altra schedina per
giocare ancora possono arrivare fino alla ragguardevole somma di 500.000
euro, dalla patina d’argento da grattare via possono pure saltare fuori
le perdite, veri e proprio pegni da pagare allo Stato, che possono
limitarsi a pochi spiccioli ma raggiungere anche la cifra di tutto
rispetto di 100.000 euro.
Tra le due estremità si colloca tutta una serie di pagamenti che
possono comprendere cifre intermedie (si parla di tagli da 100, 5000,
10.000, 25.000 euro) ma anche tributi di varia natura, dalla stecca di
sigarette alla cassa di birra, dal frigorifero al posto di lavoro, da un
dito mignolo o un orecchio a un intero figlio. Particolarmente temuta è
la schedina che impone di consegnare o il telefonino o il televisore o
l’automobile (ma se appare anche il profilo di Monti si perdono tutti e
tre insieme), mentre sicuramente meno patemi susciterà quella che
prevede la consegna immediata della suocera o, se defunta, della propria
moglie. A proposito del nuovo gioco, che non mancherà di riscontrare la
partecipazione di milioni di coraggiosi giocatori, in rete è comunque
gia possibile raccogliere i primi commenti, tra i quali si segnala: “Il
culo non lo vogliono. Se lo sono già preso”.
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