MACCHINETTA VIDEOPOKER SI TOGLIE LA VITA
VICENZA – L’hanno trovata con le dita ancora infilate nella presa della
corrente da dove è arrivata la scossa mortale che le ha bruciato i
circuiti, appena due giorni prima del ritiro settimanale delle monete.
Aveva sei anni, un lavoro sicuro in un bar, e un vizio: quello del
gioco. Nel giro di pochi mesi le erano passati per le feritoie qualcosa
come 840mila euro. «Chiedo scusa a tutti», ha scritto in un banco di
memoria ram indirizzata al marito, assunto nello stesso bar come decoder
tv e che aveva cercato di aiutarla in tutti i modi. Le forze
dell’ordine sono intervenute alle sette di mattina dopo l’allarme
lanciato da un giocatore abituale cocainomane. Da quanto è stato
ricostruito la macchinetta aveva sempre avuto la passione per il gioco:
all’inizio era solo un passatempo, ma ultimamente sembrava non avesse
altra ragione di vita. Il dramma è avvenuto nell’hinterland della città,
in uno di quei bar dove non si vince mai un cazzo.
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