FIAT LANCIA TRE ROBOT CHE SI ERANO ISCRITTI ALLA FIOM
POMIGLIANO D’ARCO- La dirigenza Fiat stamani ha licenziato tre robot
impiegati nello stabilimento campano perché si erano iscritti alla Fiom.
I tre macchinari, progettati in una joint venture con l’azienda
giapponese all’avanguardia Kikiwake Sureibu, erano il fiore
all’occhiello della casa torinese per l’automazione industriale e
dovevano dare lustro alla fabbrica di Pomigliano. Grazie a sofisticate
reti neurali, sono infatti in grado di apprendere dall’esperienza e
accrescere il loro bagaglio di conoscenze nel tempo. Proprio questa
capacità però ha causato problemi per la loro vita in azienda: dopo i
primi mesi di lavoro con ritmi produttivi eccezionali, i tre robot hanno
iniziato a lamentarsi dei turni sfiancanti, della scarsa manutenzione e
dell’assenza di caschi e dispositivi per la loro sicurezza.
Dopo aver sentito parlare Maurizio Landini in TV, hanno deciso di iscriversi alla Fiom per vedere tutelati i loro diritti. Informato della notizia, Marchionne ha deciso di infliggere una punizione esemplare ai tre insubordinati, licenziandoli in tronco. Si preannuncia un’altra durissima vertenza sindacale, mentre la protesta si starebbe allargando: ci sono voci che anche le macchinette del caffè si stiano iscrivendo alla Fiom.
Dopo aver sentito parlare Maurizio Landini in TV, hanno deciso di iscriversi alla Fiom per vedere tutelati i loro diritti. Informato della notizia, Marchionne ha deciso di infliggere una punizione esemplare ai tre insubordinati, licenziandoli in tronco. Si preannuncia un’altra durissima vertenza sindacale, mentre la protesta si starebbe allargando: ci sono voci che anche le macchinette del caffè si stiano iscrivendo alla Fiom.
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