E' UN EMIGRANTE MESSICANO L'INGREDIENTE SEGRETO DELLA COCA-COLA
La bibita più famosa del mondo ormai non ha più segreti, un gruppo di
ricercatori cinesi coordinato da Sandro Giacobbo è riuscito
nell’impresa. Analizzando campioni degli ultimi cinquant’anni hanno
trovato nella bibita tracce di dna umano. Confrontandole con il dna
degli addetti alla produzione, allo stoccaggio e di alcuni templari,
sono riusciti a risalire all’agente che dona alla bibita quel gusto
inimitabile: Palacio Madama, un immigrato messicano di 56 anni addetto
alla manutenzione delle cisterne.
Come è noto la proprietà più peculiare della bevanda è quella di
“Svitabulloni”, per questo le attrezzatture che sono a contatto con la
sostanza pura necessitano di continue manutenzioni. I Palacio da tre
generazioni (dal nonno Graciolito ora sindacalista, fino al piccolo Kiji
concepito nella cisterna della coca-cola senza caffeina), si immergono
nudi nelle cisterne armati di cagna per stringere dadi e bulloni,
sfidando il rischio di corrosione o peggio ancora i temibili “rutti di
ritorno” che si generano durante lo svuotamento dei silos. Negli anni le
continue immersioni hanno parzialmente digerito gli strati superficiali
dell’epidermide dei Palacio e reso il gusto della bevanda
inconfondibile al palato.
La Coca-Cola Company, che di recente ha acquistato la Cristallina e
il Belize, non si è fatta scappare l’opportunità di acquisire i diritti
del dna Palacio offrendo un contratto di lavoro a tutta la dinastia,
oltre che di sostenere le eventuali spese funebri per i prossimi dieci
anni, nella speranza di migliorare la Coca-cola light.
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