CATTURATO IL SERIAL KILLER DELLE DONNE CHE SANNO PARCHEGGIARE
BELLUNO – Il serial killer delle brave parcheggiatrici è stato arrestato
all’alba, a giudicare dai volti dei carabinieri. Si tratta di
un’operaia di Boiade (BL), Claudia Favaro 36 anni. Grazie al lavoro
delle forze dell’ordine e all’intuizione dei criminologi di Porta a
Porta, si è dissolto l’incubo dell’omicida seriale che preoccupava le
diligenti automobiliste del Bellunese dal novembre dello scorso anno.
La Favaro ha confessato i delitti. Aveva già avuto guai con la giustizia quando nel 1994 venne bloccata mentre tentava invano di uscire da un parcheggio dopo aver rapinato un negozio specializzato in sistemi d’antifurto. Ora sappiamo che è stata lei ad aver massacrato tre persone nella loro auto dopo che avevano parcheggiato perfettamente: la Drag-Queen Benny Prada (33 anni) trucidata all’arrivo a una festa la sera di Hallowen; Thomas Nicoletti (41), impiegato del catasto col vizio di appartarsi per travestirsi da donna chiuso nella sua auto; e Doresi Davis (25) ucciso il giorno di carnevale mentre rientrava a casa sua vestito da infermiera sexy.
Proprio quest’ultimo delitto è stato determinante per l’arresto, grazie alle tracce di dna lasciate su una siringa gigante e alle testimonianze di un pirata e una strega che sono riusciti a fornire un identikit dell’assassino.
La Favaro ha confessato i delitti. Aveva già avuto guai con la giustizia quando nel 1994 venne bloccata mentre tentava invano di uscire da un parcheggio dopo aver rapinato un negozio specializzato in sistemi d’antifurto. Ora sappiamo che è stata lei ad aver massacrato tre persone nella loro auto dopo che avevano parcheggiato perfettamente: la Drag-Queen Benny Prada (33 anni) trucidata all’arrivo a una festa la sera di Hallowen; Thomas Nicoletti (41), impiegato del catasto col vizio di appartarsi per travestirsi da donna chiuso nella sua auto; e Doresi Davis (25) ucciso il giorno di carnevale mentre rientrava a casa sua vestito da infermiera sexy.
Proprio quest’ultimo delitto è stato determinante per l’arresto, grazie alle tracce di dna lasciate su una siringa gigante e alle testimonianze di un pirata e una strega che sono riusciti a fornire un identikit dell’assassino.
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