BIGAZZI SMASCHERA NARCOTRAFFICANTI CHE CELAVANO DROGA NEI GATTI IN ADOZIONE
MILANO – Sembrava una rete di animalisti come tante, raccoglievano
fondi e tramite i social network diffondevano le foto dei cuccioli da
adottare, ma era solo apparenza. A scoprire la vera occupazione
dell’organizzazione è stato Beppe Bigazzi, dopo aver adottato Kitty, una
gattina bianca di quattro mesi. Bigazzi ha scoperto che l’animale
portava nello stomaco undici ovuli di eroina. Ancora non sono chiare le
circostanze del ritrovamento.
Da quando ha denunciato il fatto alle autorità, Bigazzi ha raccontato
di subire continue minacce: telefonate anonime, scritte minacciose sul
portone di casa (anche se rigorosamente con colori non testati sugli
animali) e bistecche di soia al posto della sua fiorentina. La polizia
ha arrestato quarantasette persone, decapitando di fatto gran parte
delle organizzazioni animaliste milanesi. Gli accusati hanno ammesso
parte delle loro colpe, ma continuano ad affermare che i veri
organizzatori del traffico illegale erano proprio i gatti.
Nessun commento:
Posta un commento